Cardarelli, pugni in corsia: infermiere aggredito da un paziente
Mercoledì notte il caposala della dodicesima medicina è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso, dopo essere stato aggreddito con pugni a volto da un paziente, a seguito di un diverbio
Ancora un episodio di cronaca all'Ospedale Cardarelli, dove mercoledì notte un infermiere è stato aggredito da un paziente con diversi pugni al volto.
Tutto ha avuto inizio quando alcuni infermieri della dodicesima Medicina si sono accorti dell’assenza di uno dei pazienti: immediata è scattata la segnalazione alla direzione sanitaria e al posto di Polizia. Come da regolamento, agli agenti vengono sono state fornite le generalità del ricoverato che, a detta degli infermieri, aveva lasciato senza permesso il nosocomio.
I problemi sono sorti all’alba, quando il paziente ha fatto ritorno in ospedale: il caposala di turno in quel momento gli ha comunicato che, a causa della sua “fuga”, aveva perso il diritto a rientrare nella struttura ospedaliera.
Le spiegazioni però, come spiega Andrea Acampa su Il Giornale di Napoli, si rivelano la miccia che accende il diverbio: dalle parole alle mani il passo è breve e così in pochi minuti la discussione si è trasformata in rissa.
Ad avere la peggio è stato il caposala, aggredito all’improvviso dal paziente, che lo ha costretto a ricorrere alle cure del Pronto Soccorso, dove ha poi denunciato alla Polizia l’accaduto.
"La situazione relativa alla sicurezza e ordine pubblico nell'Ospedale Cardarelli è sempre più incresciosa e precaria", ha commentato il consigliere comunale della Federazione della Sinistra, Antonio Felaco.
"Negli ultimi giorni - prosegue il consigliere comunale - si sono verificati moltissimi furti ai danni sia dell'utenza che del personale medico e infermieristico, anche con l’apertura forzata di porte ed armadietti personali per trafugare denaro e oggetti personali".
"Evidentemente, - conclude Felaco - bisogna subito modificare qualcosa nella gestione della sicurezza - all’interno dell’Azienda Cardarelli: è necessario garantire livelli minimi di sicurezza sia al personale medico e infermieristico che ai pazienti e ai loro familiari".
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