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Babygang devasta parco al Rione Sanità. Il clan offre protezione

L'ultima vicenda di intimidazione e di assenza dello Stato in città. Un volontario: "Un'offerta che imbarazza e che paradossalmente non arriva da chi dovrebbe davvero intervenire e sinora non l'ha fatto ancora"

Una babygang devasta un parco nel Rione Sanità e il clan si offre, rivolgendosi ad un gruppo di volontari riuniti in associazione, di gestirlo. Questa l'ultima vicenda - dopo quella di qualche settimana fa di babygang impegnate a chiedere il 'pizzo' per l'uso delle giostrine in Piazza Cavour di intimidazione e di contemporanea assenza dello Stato che si registra in città.

La storia, raccontata da Il Mattino, vede come protagonisti i volontari che si prendono cura, in autogestione, dello spazio verde pubblico San Gennaro. "Alcune persone ci hanno avvicinati - ha fatto sapere un volontario - e vedendoci sfiduciati dopo le battaglie condotte negli ultimi tre anni per far riaprire il parco, si sono offerti di provvedere loro alla gestione, alla manutenzione e alla vigilanza dell'area".

Il parco San Gennaro, che si affaccia sull'omonimo ospedale, fu costruito e mai inaugurato, poi venne aperto con una sommossa popolare il 2 maggio 2008. I residenti si costituirono in comitato, interloquendo con il Comune, ma da allora l'area verde ha subito periodicamente atti vandalici di ogni tipo: vetri rotti, divelti i servizi igienici, abbattuti i muretti di contenimento e così via. E adesso l'offerta del clan "che imbarazza non poco. Paradossalmente non arriva invece da chi dovrebbe davvero intervenire e sinora non l'ha fatto ancora. Assurdo. Non vogliamo che questo spazio diventi una proprietà privata".

Il volontario, inoltre, ha ricordato i soldi spesi recentemente dal Comune, un milione e ottocentomila euro per lavori di ristrutturazione ultimati tre mesi fa, "ma ragazzini venuti probabilmente da altre zone hanno distrutto quasi tutto".


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