Chiaia

A un anno dal crollo della Riviera di Chiaia la ferita resta ancora aperta

Il tempo sembra essersi fermato a quel 4 marzo 2013 quando crollò un'ala di Palazzo Guevara. Per fortuna non ci furono vittime. Si attende ancora l'esito delle indagini della magistratura

Crollo alla Riviera di Chiaia © Tm NewsInfophoto

Il tempo sembra essersi fermato alla Riviera di Chiaia, a un anno preciso dal crollo di un’ala di Palazzo Guevara che ha provocato forte sgomento tra i napoletani e pesanti ripercussioni sul consueto fluire della vita cittadina.

Dopo un anno, infatti, il palazzo riporta ancora quella ferita che lo scorrere del tempo e i ritardi burocratici non sono riusciti a rimarginare. Da allora è un continuo susseguirsi di polemiche e di ricerca spasmodica dei responsabili della tragedia sfiorata, che solo per miracolo e buona sorta non ha mietuto vittime.

L’indice dei cittadini viene puntato da subito contro il vicino cantiere della metropolitana che avrebbe contribuito a provocare infiltrazioni d’acqua che hanno destabilizzato il palazzo e generato danni anche in altri edifici della zona.

Ad oggi però non esistono prove definitive a tal riguardo e si attende l'esito delle indagini della magistratura per stabilire il perchè sia avvenuto il crollo.


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