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"Prorogate la Ztl del centro storico e combattete l'abusivismo"

''La città è sempre più invivibile - aggiunge Russo di Confcommercio - la vita per gli imprenditori sta diventando impossibile"

Ztl

L'avvio delle Ztl programmato per il primo ottobre ha creato ancora malumori: commercianti e cittadini chiedono in coro di rimandare l'avvio, almeno fino all'apertura delle stazioni della Metropolitana.

"Chiediamo anche un incontro con l'Amministrazione comunale per affrontare con determinazione la lotta all'abusivismo commerciale''. E' l'annuncio di Pietro Russo, presidente di Confcommercio Imprese per l'Italia della Provincia di Napoli. ''La città è sempre più invivibile - aggiunge Russo - ed in una situazione che, innestata su una crisi generale dei consumi e su una ancor maggiore pressione fiscale anche dei tributi e delle tasse comunali, rende davvero impossibile la vita degli imprenditori onesti. Con la chiusura di Piazza Garibaldi - spiega Russo - si é dato un colpo mortale a numerose aziende che, pur vivendo da venti anni in mezzo ai cantieri, riuscivano ad esercitare grazie al passaggio delle auto e dei mezzi pubblici.

Le attività sono allo stremo sia per la ulteriore riduzione dei consumi sia per i gas di scarico provenienti da un traffico che nelle strade limitrofe arriva al blocco totale per più volte al giorno''. ''L'Amministrazione ha spesso detto che Napoli è la città della legalità. Ma - continua il numero uno di Confcommercio Napoli - chiunque circoli per le strade di ogni quartiere inciampa nelle numerose bancarelle che vendono prodotti contraffatti ed alimentano le casse della criminalità organizzata. Scippi, rapine ed attività estorsive sono in crescente aumento. Napoli ha bisogno di uno sforzo ulteriore e coordinato che preveda l'arrivo dell'Esercito''. ''Confcommercio Napoli - conclude Russo - si metterà a lavoro con un Tavolo che studi iniziative di lotta a difesa delle proprie attività e che vadano a migliorare le condizioni di vivibilità della città, rendendo ancora possibile l'apertura delle serrande. Non escludiamo che a Natale i commercianti possano spegnere la città ed occupare i luoghi dell'abusivismo, chiudendo i propri negozi ed esponendo sul marciapiede i propri prodotti al posto degli ambulanti non autorizzati''. (Ansa)


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