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Stadio San Paolo, 25 milioni per il restyling: si parte a luglio

C'è l'accordo tra Comune e Credito sportivo. Ancora defilata la Ssc Napoli, che potrebbe integrare l'attuale progetto. Si parte con interventi sugli impianti

Stadio San Paolo

A luglio partiranno i cantieri dello stadio San Paolo. Non cambia ancora il look dell'impianto di Fuorigrotta, ma la notizia – filtrata dopo l'incontro di ieri a Roma– che Credito sportivo e Comune abbiano trovato un'intesa perché la linea di credito resti aperta oltre i 25 milioni di euro concessi, fa ben sperare.

Si partirà, la prossima estate, con interventi sugli impianti, sui bagni, sugli spogliatoi, e relativi ai nuovi accessi. Poi è probabile lo stadio venga anche esteticamente modificato per le eventuali Universiadi e per riallinearsi alle norme europee in termini di sicurezza.

DE LAURENTIIS – Il paradosso è che per ora la Ssc Napoli è alla finestra. Il suo progetto è stato accantonato, ma non è detto che – se il patron azzurro volesse collaborare con il Comune – non si possa giungere ad un accordo. De Laurentiis voleva tribune vicine al terreno di gioco (quindi niente pista d'atletica), skybox, parcheggi, un museo, e ristoranti. Una struttura polifunzionale e sempre aperta. Ciro Borriello, assessore allo Sport, lascia la porta più che aperta: “Al momento la pista d'atletica resta, quanto al presidente De Laurentiis è logico che ci sia un confronto e la possibilità di un suo intervento in qualsiasi momento”.

CAPIENZA – Una cosa è certa: lo stadio non sarà più di 60mila e 200 posti come ora. La normativa Uefa prevede sediolini più grandi di quelli attualmente nell'impianto. Quanto si scenderà, in fatto di capienza, è ancora da vedere: De Laurentiis aveva proposto un progetto da 41mila posti, il Comune pare orientato a circa 50mila.


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