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Arbitro e disattenzioni, è il solito Napoli versione trasferta

Gli azzurri escono ancora una volta battuti in una gara lontano dal San Paolo. Il Genoa impone un pesantissimo 4-1, figlio delle cervellotiche scelte di Donadoni e di qualche clamorosa svista di Tagliavento. I partenopei chiudono in 9 dopo le espulsioni di Campagnaro e Aronica

E'

salatissimo il conto che il Genoa presenta al Napoli. I Grifoni affondano ancora una volta gli azzurri (quinta volta di fila) e si lanciano in vetta alla classifica. Ai partenopei rimane solo l’illusione dell’effimero vantaggio siglato da Hamsik e di una gara che poteva essere in discesa in superiorità numerica e che invece si è quasi immediatamente complicata complice qualche sbadataggine arbitrale e la superiorità fisica e tecnica del Genoa.

Donadoni lascia a casa Datolo e Zuniga, affaticati dagli impegni con Argentina e Colombia, e rilancia a sorpresa Pazienza e Pià, facendo accomodare solo in panchina Lavezzi e Gargano e in tribuna Santacroce e Denis. Un equivoco tecnico ancor più che tattico, dal momento che il tecnico bergamasco non ne approfitta per dare una rinfrescata all’attempato 3-5-2.
Ad un primo tempo che vive su un sostanziale equilibro e soprattutto sulle esagerazioni arbitrali di Tagliavento che sbatte prima fuori Criscito per una veniale protesta e poi inventa un calcio di rigore, con annesso cartellino rosso per Campagnaro, a favore dei liguri invertendo un fallo commesso da Sculli sullo stesso difensore argentino. E’ virtualmente lì che finisce la gara del Napoli che, dopo il penalty trasformato da Floccari, non riesce più a ragionare, facendosi travolgere dalla valanga rossoblù.

Eppure, nonostante le discutibili scelte tecniche di Donadoni, la serata del Ferraris si era aperta nel migliore dei modi per i partenopei, ritrovatisi in vantaggio grazie allo splendido duetto tra Quagliarella e Hamsik e con la possibilità di gestire il match a proprio piacimento con l’uomo in più. Poi l’incomprensione tra Campagnaro e De Sanctis, colpevolmente ancorato nella sua area piccola anziché uscire su un comodo spiovente, e la complicità di Tagliavento ha rigirato di colpo una partita che sembrava indirizzata verso tutt’altro binario.
Il pareggio di Floccari è stato solo il preludio ad un secondo tempo dominato dalla squadra di Gasperini, rientrata galvanizzata a cospetto di un Napoli ancora tramortito dal pari subito in pieno recupero. Bastano allora 10 minuti per ribaltare il risultato grazie alla facilità con cui Mesto si libera di Cigarini prima di uccellare De Sanctis con un tiro dai 20 metri. E’ la mazzata che mette definitivamente ko il Napoli, che non si rialza nemmeno dopo gli ingressi di un impalpabile Lavezzi e di Gargano. Gli ultimi 30 minuti sono un crescendo genoano, con Palacio, Zapater, Mesto e Crespo a martoriare la retroguardia partenopea che soccombe sotto il contropiede orchestrato dalla coppia argentina Palacio-Crespo e all’ultima beffa che porta all’espulsione di Aronica e al rigore trasformato da Kharja.
All’orizzonte si profila la settimana più dura per Donadoni da quando è approdato al timone del Napoli. Polemiche e critiche che l’allenatore dovrà essere bravo a schivare per non ritrovarsi inghiottito nel vortice di un ambiente già sofferente dopo appena tre settimane di campionato.   

GOL E AZIONI IMPORTANTI

3’ Occasione Genoa: Sculli solo in area di testa non calibra bene e manda a lato della porta difesa da De Sanctis.

16’ Occasione Genoa: Criscito prova la botta di sinistro dalla distanza, devia De Santics e poi Aronica allontana in corner.

17’ Occasione Napoli: rovesciata di Quagliarella che diventa un assist per Pià che da centro area di sinistro tira in bocca a Amelia che para coi pugni.

23’ Occasione Genoa: Pià subisce fallo a centrocampo ma Tagliavento fa proseguire; parte il contropiede del Genoa con Sculli che entra in area, ma il suo tiro viene contrato da Cannavaro.

25’ Occasione Napoli: bolide di Hamsik dai 20 metri che sibila alla destra della porta di Amelia.

28’ Espulsione Genoa: cartellino rosso per proteste a Criscito.

42’ Gol Napoli: duetto Hamsik-Quagliarella al limite dell’area che porta lo slovacco a saltare Amelia e a depositare la palla in rete.

50’pt Espulsione Napoli: rigore per il Genoa e cartellino rosso per Campagnaro che atterra in area Sculli dopo un’incomprensione con De Sanctis.

51’pt Gol Genoa: Floccari dal dischetto spiazza De Sanctis e fa 1-1.

55’ Gol Genoa: Mesto riceve palla e salta Cigarini, si accentra e tira dai 20 metri sorprendendo De Sanctis che rimane di stucco.

60’ Occasione Napoli: verticalizzazione di Cannavaro per Quagliarella che scatta alle spalle dei difensori genoani, ma da posizione defilata calcia malamente a lato.

65’ Occasione Genoa: Palacio crossa dalla destra per Zapater che di testa impegna De Sanctis in una deviazione bassa.

75’ Gol Genoa: contropiede del Genoa con Palacio che pesca Crespo solo in area che solo dinanzi a De Sanctis sigla il 3-1.

80’ Occasione Genoa: ancora Mesto semina il panico accentrandosi e scoccando un destro che costringe De Sanctis ad un intervento piuttosto goffo.

86’ Espulsione Napoli: Aronica strattona Palacio in area. Rosso e rigore.

88’ Gol Genoa: Kharja si occupa dell’esecuzione dagli 11 metri spiazzando De Sanctis. 4-1.

TOP
Hamsik 6: Il più vivace dei suoi. Sfiora il gol con un bolide da distanza siderale, prima di gettarsi con il solito tempismo nell’area genoana a raccogliere il cioccolatino che Quagliarella gli regala. Freddo e preciso nel superare Amelia. Cale, come tutta la squadra, alla distanza.

Cannavaro 5.5: Il meno peggio della difesa azzurra, che sbanda pericolosamente con Contini e poi con Aronica. Anche propositivo in un paio d’occasioni in cui si presenta pericolosamente al cross. Resta a galla, nonostante perda il fido Campagnaro, non mollando mai la contesa. Peccato che non basti ad evitare la batosta.

FLOP
De Sanctis 4.5: Tagliavento prende una svista clamorosa sul rigore concesso su Sculli, ma la colpa è anche dell’ex portiere del Siviglia che resta ancorato nella sua area piccola anziché uscire per agguantare un facile pallone. Non esente da colpe nemmeno sul tiro di Mesto che lo trova  impreparato.

Donadoni 4: Si complica la vita da solo, presentandosi al Ferraris con una squadra totalmente sperimentale. Lasciare Zuniga e Datolo a Napoli era sembrata già una mossa azzardata, ma perseverare con l’esclusione di Lavezzi e Gargano lo inchioda alle sue responsabilità. Tarda a porre rimedio su uno scatenato Mesto che nella ripresa gira la gara a favore del Genoa.

TABELLINO
GENOA-NAPOLI 4-1
MARCATORI: Hamsik (N) al 42’ p.t., Floccari (G) su rigore al 51’ p.t., Mesto (G) al 10’ s.t., Crespo (G) al 30’ s.t., Kharja (G) su rigore al 41’ s.t.
GENOA (3-4-3): Amelia; Biava, Moretti, Papastathopoulos; Rossi, Milanetto (dal 32’ s.t. Kharja), Zapater, Criscito; Mesto, Floccari (dal 13’ s.t. Crespo), Sculli (dal 1’ s.t. Palacio). All.: Gasperini
NAPOLI (3-5-2): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Contini; Maggio, Pazienza, Cigarini (dal 13’ s.t. Gargano), Hamsik, Aronica; Quagliarella, Pià (dal 13’ s.t. Lavezzi). All.: Donadoni
ARBITRO: Tagliavento di Terni
Espulsi: Criscito al 28’ p.t., Campagnaro al 50’ p.t., Aronica al 41’ s.t.
Ammoniti: Contini, Cannavaro, Maggio.


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