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Doping, Schwazer ci ricade. La prima volta disse: "Fidati, non sono napoletano"

Le sue parole discriminatorie del 2012 tornano alla ribalta nel giorno in cui pare sia stato trovato nuovamente positivo ad alcune analisi

Alex Schwazer

"Posso giurare che non ho fatto niente di proibito…ti ho dato la mia parola e non ti deluderò. Sono altoatesino, non sono napoletano". Parole pesanti quelle che scrisse Alex Schwazer nel 2012, prima di risultare positivo ad un controllo antidoping che gli costò le olimpiadi di Londra di quell'anno. Parole ancor più pesanti – e oggi ritornate prepotentemente alla ribalta sul web – alla luce della rinascita di questi mesi infrantasi nuovamente – sembrerebbe – sul tabù dell'utilizzo di sotanze proibite.

Secondo la Gazzetta dello Sport, l'altoatesino sarebbe stato trovato nuovamente positivo ad alcune analisi, con testosterone enormemente al di sopra della norma.

Al tempo Schwazer ritrattò, chiedendo scusa ai partenopei. "Voglio bene a Napoli ed ai napoletani – tentò di spiegarsi – Ho un bellissimo ricordo di una gara a Napoli vinta nel 2010. Estrapolare, come è avvenuto, da una mia breve dichiarazione, dove volevo semplicemente e scherzosamente dire che non possiedo doti di furbizia, una mia mancanza di stima verso i napoletani è offensivo per i miei sentimenti di rispetto verso Napoli e i suoi cittadini".

Il campione di boxe Patrizio Oliva però non gliela fece passare liscia: "Ma come si permette? - dichiarò l'olimpionico - Penso che Schwazer, dopo quello che ha fatto dovrebbe chiudersi in casa e non uscire più per la vergogna. E invece dimostra non solo di essere uno sportivo scorretto ma anche un razzista".


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