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"Volontari nella Notte", assistenza e supporto ai clochard di Piazza Garibaldi

Piazza Garibaldi

Collaborazione, solidarietà e condivisione sono gli elementi fondanti del gruppo "Volontari nella Notte" che offre il proprio sostegno ai senza fissa dimora di piazza Garibaldi. Il gruppo nasce, ad aprile, dall'iniziativa di due ragazzi, Marco e Andrea, mossi dal desiderio di fare qualcosa di concreto per i più bisognosi: «Andrea era a conoscenza delle critiche condizioni in cui vivono i senzatetto della zona - afferma Marco, il portavoce del gruppo-. Iniziò invitando me a portare, nel limite delle nostre possibilità, del cibo. Il nostro aiuto era paragonabile ad una goccia d'acqua nel deserto, tanto è vero che la prima settimana riuscimmo solamente a portare 15 euro di mele da distribuire parsimoniosamente».

Due settimane dopo, i ragazzi decidono di aggregare più gente possibile e si affidano a Facebook creando il gruppo "Volontari nella Notte": «Abbiamo deciso di chiamarci così -sostiene Marco- perché, essendo per la maggior parte universitari e/o lavoratori, operiamo principalmente di sera». Ad oggi, la pagina conta circa 300 iscritti ed una ventina di volontari fissi di Napoli e provincia che, una volta alla settimana, si recano in piazza Garibaldi per aiutare i poveri. «Abbiamo scelto di portare il nostro aiuto proprio in quella piazza perché è una delle zone con la più alta concentrazione di senza fissa dimora nonché una delle realtà più difficili dell'intera città», continua Marco. E, come amaramente sottolineano i ragazzi del gruppo, l'amministrazione comunale è quasi del tutto assente in questi frangenti: «Nella zona agiscono soltanto alcune associazioni, noi siamo probabilmente l'unico gruppo laico e senza finanziamenti che opera in questo contesto». Ciascun volontario porta dei panini, (niente carne, visto la grande quantità di musulmani presenti in piazza) ed, al termine della serata, i marciapiedi vengono sistematicamente ripuliti da vaschette di cibo e bottiglie abbandonate. L'attività di volontariato, però, non si esaurisce qui: «Dopo la distribuzione dei panini, iniziamo a scambiare quattro chiacchiere con alcuni senza fissa dimora. Questa è in assoluto l'attività preferita da tutti i volontari -afferma Marco-, perché permette di instaurare un rapporto di conoscenza incredibile. Grazie a questa attività siamo riusciti a conoscere decine di storie di povertà, ma anche di incredibile umanità. Ci siamo resi conto che piazza Garibaldi non è come spesso viene descritta».


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