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Sanremo, l’Hairstylist Laghi: “Vi racconto il Festival: la grinta di Moro, l’ansia di Avitabile e la sorpresa Diodato”

Uno spaccato di Sanremo, fatto di attese, tensioni ed emozioni dei protagonisti e tanto altro dal dietro le quinte ce lo offre Vezio Laghi, dalla provincia di Napoli, che in qualità di hairstylist della kermesse ha curato il look dei cantanti. Di ritorno dal Festival, nel suo negozio a Volla in via Sanzio, ci ha raccontato quanto vissuto a contatto diretto con gli artisti della musica italiana, a partire dai vincitori: “Moro è un personaggio molto grintoso. Ermal Meta sembrava più a suo agio. Sin dai primi giorni, erano i più richiesti. Anche chi li conosceva poco voleva una foto con loro. Venivano letteralmente presi d’assalto dai fan. La loro canzone ha da subito avuto un certo appeal. Quando poi è arrivata la sospensione dalla gara sono praticamente spariti, non si vedevano più. Invece venerdì mattina con la riammissione in gara sono tornati a far casino in giro e poi hanno ribaltato la situazione in classifica”. Una nota positiva e una negativa: “Mi ha stupito l’umiltà di Diodato, ha il dono della semplicità di un ragazzo mentre invece parliamo di un uomo di 35 anni. Più che nota negativa ho trovato strano che tra di loro non si frequentassero: mai visti due o più cantanti che si parlassero e che andassero a pranzo insieme, a parte i gruppi e le coppie. In generale posso aggiungere che alcuni hanno trovato volgare il modo di presentarsi di Annalisa”. Un aggettivo per Barbarossa? “Schivo”. Ron? “Brillante”. Ruggeri? “Navigato”. I presentatori: “Introvabili”. Cosa chiedono ad un hairstylist? “Semplicità e praticità. Nel caso di Moro, capello naturale, è bastata una spuntatina nei lati. Oppure con Ermal Meta, un riccio mosso come volevano andare. Chi osa un taglio vistoso, spesso è alla ricerca di un pizzico in più di visibilità.” Come gestiscono l’ansia della competizione? “Enzo Avitabile verso la terza sera quando è risalito in classifica sembrava essersi ripreso moralmente. Sino ad allora era stato abbastanza restio a foto e autografi: la mattina successiva ci ha invitati tutti a fare una foto insieme.” Ma ci sono stati attimi anche si spensieratezza: “Un sorriso me lo ha strappato la presenza di Milly D’Abbraccio ma anche un episodio con Mario Biondi. Alcuni ragazzi mi hanno chiesto l’autografo scambiandomi per lui. Lo stesso Biondi scherzando mi ha ringraziato dicendomi che lo stavo aiutando col lavoro”.


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