Segnalazioni

Adriano Pistilli: "Noi privati vogliamo aiutare Asìa"

Abbiamo necessità di abbandonare una gestione “braccia e carretta” e passare ad una gestione industriale del ciclo rifiuti, quella che serve per rendere i rifiuti una ricchezza e non un problema garantendo cospicue entrate per migliorare sempre più il servizio, abbassare la TARI ed evitare il “turismo dei rifiuti” che danneggia la matrice aria a causa dei camion che girano per tutt’Italia. I cittadini si pongono il problema che i privati gestiscano il servizio ma noi privati ci vantiamo di voler assumere questa responsabilità per affermare un profilo imprenditoriale non egoista con a cuore la tutela dell’ambiente e del benessere dei cittadini. Noi privati vogliamo evidenziare come il disastro rifiuti a Napoli risalga agli anni ‘80 e ‘90 e noi che nel 2022 cerchiamo di mettere le pezze in un disastro meritiamo una medaglia al valore civico e di non essere censurati e circondati dal sospetto di volerci “pappare” i quasi 250 milioni che girano in città attorno al business rifiuti. Il vero guaio è che attiriamo la provinciale “invidia sociale” che non riconosce capacità negli imprenditori ma si spettegola sospettando imbrogli e malefatte dietro un arricchimento. Questo atteggiamento non è lo stesso del ricco e industriale nord Italia: noi invece siamo una regione che vive di sussidi pubblici, una regione di disagio sociale in cui si consuma e non si produce ricchezza, una regione che, se fosse uno Stato autonomo, sarebbe ai livelli dell’Africa.


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