Segnalazioni

"Nun rubbate 'e borse, chè ssò ggià arrubbàte". Folla nel mercatino del Vomero

Occhiali, profumi, magliette. Nel mercatino di via De Bustis al Vomero le grandi marche vanno via che è un piacere. Dolce & Gabbana, Laura Biagiotti, Chanel e chi più ne ha più ne vende.

La folla è sempre tanta, ma sotto Natale c'è ancora più gente. Tutti a caccia del regalo, dell'affare, della novità, della "chicca" da mettere sotto l'albero di questo o quel parente.

Calze, calzini, foulard, giubbini, gonne, e poi ancora Peppa Pig, in tutte le salse, Principesse e Topolino, ma non mancano coltelli, forchette, orologi, cravatte e accendini, gli immancabili accendini. Tre un euro, e poi vai a capire che te ne fai di tre accendini tutti assieme.

Gli stand sono tanti, i bancarellari non sono certo pivellini, ma pure loro hanno paura dei ladri. Sì, rubano pure lì, e bisogna stare attenti. Qualcuno mette una sorta di vedetta, issata su una scala, come i bagnini della riviera, ma quella romagnola, perché da queste parti valli a trovare quei tipi di bagnini, ma il top, quello che ha più successo, quello dal quale nessun ladro avrebbe il coraggio di rubare è quello che vende le borse. "Nun rubbate 'e borse, chè ssò ggià arrubbàte"... Così dice, proprio così, l'ambulante.

Le borse le vende a tre euro, e con quel suo grido, quasi un'implorazione, una preghiera ("Nun rubbate ecc.ecc."), cerca di tutelare la sua merce da eventuali malintenzionati. Tre euro, non uno di più né uno di meno: l'affare è fatto, e il regalo è assicurato.

Se glielo chiedi, ovviamente l'omino delle borse mica ti dice che davvero quelle borse sono "arrubbate", e davvero non lo sono, visto che sono tutte nuove di zecca, tutte diverse tra di loro, ma quel suo grido suona alto nel mercatino e la gente fa la fila per comprare da lui.


Allegati

Si parla di
  • Vomero
  • Via Casale de Bustis Marcello