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Buone prospettive per l’Economia Italia; Gianni Lepre: “Ora mantenere gli impegni presi con le PMI”

E’ di questi giorni l’adagio comune di analisti ed economisti che intravedono delle rosee prospettive per l’economia tricolore grazie anche alla spedita ripresa della fiducia di consumatori e imprese. Ad annunciarlo è, come sempre, l’ISTAT nel rapporto mensile sul Sistema Paese. L’Istituto nazionale di Statistica vede delle buone prospettive anche nel mercato del lavoro, “trainato però da quello a tempo determinato” ricorda il prof. Gianni Lepre, opinionista economico del Tg2 e dell’Agenzia di Stampa nazionale ItalPress. “Non è certo la panacea di tutti i mali, - ha poi continuato Lepre - dovendo il governo mettere mano ad una riforma sostanziale che riporti a galla il lavoro a tempo indeterminato per dare spazio e concretezza alla nuove generazioni, ma per adesso ci accontentiamo”. “Il problema è ovviamente a monte - ha ribadito il noto economista - il mercato del lavoro rappresenta una delle ruote del carro di nome Impresa. Senza le Imprese non ci sarebbe un mercato del lavoro, e non salvaguardarle, soprattutto in questo momento, vorrebbe dire la fine di tanti sogni e non solo industriali”. Il momento è oggettivamente complicato, anche in considerazione delle varianti della pandemia, e dell’incertezza di quello che avverrà in autunno. In considerazione di questo panorama il prof. Lepre torna a sottolineare l’importanza del progetto PMI e del sostegno reale dell’esecutivo: “Gli impegni presi con le piccole e medie imprese, l’ossatura del nostro sistema produttivo, vanno mantenuti, e non solo con decreti ministeriali e leggi ad hoc che hanno l’unico effetto di ripartire del denaro che, in troppi casi, resta virtuale”. “Non dobbiamo dimenticare - ha poi concluso Lepre - il periodo storico dal quale veniamo, e nemmeno che è in arrivo la prima trance del Recovery Fund; certo, la solita goccia nel deserto, ma la coperta Europa è corta, tanto per cambiare. Al presidente Draghi mi viene solo di ricordargli un motto italiano, da secoli infallibile: chi fa per se, fa per tre”.