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Carnevale a Napoli, quali saranno le maschere di Sanremo più imitate?

In attesa del ritrovo dei bambini in Piazza del Plebiscito, ecco cinque maschere che potremmo veder sfilare nel giorno del Martedì Grasso

Da Piazza del Plebiscito al lungomare, è oramai tradizione consolidata la grande sfilata dei bambini in maschera nell’ultimo giorno di Carnevale. Travestimenti divertenti, creativi, estrosi. A tratti sopra le righe. In questi anni abbiamo visto sfilare di tutto. Dalla regina della zuppa di cozze al bror e purp, dal pappone al pop corn, dal pontefice a bordo della papamobile a Trump, dai personaggi della Casa di Carta ai Ferragnez. La creatività dei napoletani non ha limiti. Alla luce del grande successo ottenuto dalla 70esima edizione di Sanremo, crediamo che il Festival possa diventare una nuova fonte di ispirazione per la creatività e inventiva dei napoletani. Ecco le 5 maschere che potremmo veder sfilare a Napoli nel giorno del Martedì Grasso.

San Francesco - Achille Lauro

In gara con la canzone “Me ne frego”, è stato uno dei personaggi più discussi della 70esima edizione del Festival di Sanremo. Sul palco dell’Ariston ha sfoggiato abiti pittoreschi ed eccentrici omaggiando ben quattro diversi personaggi iconici, rappresentativi della sua personalità (come lui stesso ha dichiarato). Nella prima serata il cantante ha “interpretato" la scena, attribuita a Giotto, in una delle Storie di San Francesco della Basilica Superiore di Assisi: qui il Santo si è spogliato dei propri abiti e di ogni bene materiale per votare la sua vita alla religione e alla solidarietà. 

David Bowie/Ziggy Stardust - Achille Lauro

Nel corso della serata dedicata alle cover, il cantante ha duettato con Annalisa cantando "Gli uomini non cambiano”, una delle più celebri canzoni di Mia Martini. In questa serata ha scelto di omaggiare un personaggio simbolo della scena pop e rock mondiale: Ziggy Stardust, uno dei tanti alter ego dell’artista David Bowie. 

Elisabetta I di Tudor - Achille Lauro

Non poteva che chiudere il Festival in bellezza, lasciando ancora una volta tutti senza parole con il suo outfit. Per la serata di chiusura il cantante ha scelto di omaggiare Elisabetta I di Tudor, regina di Inghilterra e di Irlanda vissuta nel XVI secolo. Come ha spiegato lui stesso, Achille Lauro ha scelto lei perché è rimasto colpito dal suo carattere rivoluzionario e indipendente. Era il personaggio più adatto per chiudere la serie di performance con cui, in queste sere, ha unito personaggi che in modi diversi lo hanno ispirato.

Myss Keta

Eccentrica e irriverente, si è esibita sul palco dell’Ariston in un duetto con la regina del twerking Elettra Lamborghini, cantando “Non succederà più”, il successo di Claudia Mori fuori gara a Sanremo 1982. La giovane cantante milanese è stata co-conduttrice de L’Altro Festival con Nicola Savino. Ma chi è Miss Keta? La sua identità è nascosta. Di lei si sa poco o nulla, tranne che si è avvicinata al mondo della musica nel 2013 sposando l’idea del collettivo Motel Forlanini di creare un personaggio che raccontasse nelle sue canzoni la cultura milanese in tutte le sue sfaccettature.

Junior Cally

Concludiamo il nostro elenco con lui, Junior Cally. E’ forse l’artista più discusso del Festival. In gara nella categoria BIG con il brano “No Grazie”, ha rischiato l’eliminazione per i contenuti violenti e sessisti di alcune sue canzoni. Il rapper romano è salito sul palco dell’Ariston indossando una maschera tempestata di brillanti. Perché il volto coperto? La scelta di nascondere il viso - ha spiegato il cantante - è una rivendicazione artistica nell’epoca dei selfie e dei social: la maschera antigas nasconde il volto e mette in evidenza la voce.

Queste sono le nostre proposte. Voi quali maschere vorreste vedere sfilare?


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