Salute

"Gelato e dieta", come mangiarlo senza ingrassare: i consigli della nutrizionista

"In estate il gelato può anche sostituire un pasto. L'importante è optare per i gusti alla frutta piuttosto che a crema, e per i gelati artigianali, evitando quelli confezionati". L'intervista alla dott.ssa Ester Brucci

Possiamo concederci un gelato nonostante la dieta? Perchè no! Questo alimento è tanto amato quanto temuto perchè considerato altamente calorico. Ma sono gli stessi nutrizionisti, talvolta, ad inserirlo, anche, nei regimi alimentari più rigorosi. L’importante è assumerlo con criterio, nelle giuste quantità e senza abusarne. Un gelato può anche sostituire il pranzo o la cena in una torrida giornata estiva. Va detto, però, che non tutti i gelati hanno lo stesso apporto calorico e la stessa dose di proteine, vitamine e minerali. Quindi bisogna far attenzione a scegliere il tipo di gelato più sano: sono preferibili quelli a frutta piuttosto che quelli a crema, e quelli artigianali piuttosto che quelli confezionati, perchè più ricchi in grassi. Ma, allora, quali sono le giuste quantità da assumere e per quali gusti optare? NapoliToday ha intervistato la dott.ssa, biologa nutrizionista, Ester Brucci che ci ha svelato alcuni consigli utili su come inserire il gelato nella dieta senza rischiare di sforare con grassi e calorie.

Quante calorie sono contenute in due palline di gelato alla frutta e quante in due palline di gelato alla crema?

“C’è da fare una distinzione sulla base degli ingredienti. I gelati alla crema sono preparati con l’utilizzo di latte o panna, mentre i gelati alla frutta, generalmente, non contengono né latte né panna, questo consente di non "sforare" con le calorie e i grassi. Le kcal contenute nel gelato alla frutta sono circa 100 per 100gr, il gelato alla crema, invece, ne contiene circa 218 kcal per 100gr”. 

Si può inserire il gelato nella dieta?

“Certo che sì. Ogni tanto fare uno strappo alla regola è concesso. Può essere inserito tranquillamente nella dieta, occhio, però, a non abusarne. Per evitare di mettere a rischio i traguardi raggiunti con una dieta restrittiva, non bisogna esagerare con le quantità e preferire un gelato fatto in casa o un bel cono alla frutta, piuttosto che il goloso ma troppo calorico gelato panna, nocciole e cioccolato”.

Gelato artigianale o confezionato?

“Ciò che differenzia il gelato artigianale da quello confezionato è il tipo di preparazione. Per rendere il gelato artigianale, solido e pastoso, c’è bisogno del mescolamento e del congelamento degli ingredienti. Grazie alla continua opera di miscelazione, durante il congelamento viene incorporata aria che dona morbidezza e cremosità al gelato. Inoltre, in un gelato artigianale vengono utilizzati latte fresco o panna fresca, uova fresche o pastorizzate. Un gelato confezionato presenta sempre oli vegetali (olio di palma, olio di cocco, ecc), dunque più grassi rispetto ad uno artigianale. Può contenere anche additivi come coloranti, emulsionanti, stabilizzanti e aromi. È meglio, dunque, un gelato artigianale rispetto ad uno confezionato. In entrambi i casi, però, si apportano diversi nutrienti, oltre che a un buon numero di calorie”.

Qual è la quantità consigliabile? E per quali gusti optare?

“Per evitare un eccesso di calorie la porzione consigliabile è di 70-80gr, optando per gusti alla frutta o per gelati preparati in casa, con yogurt bianco e frutta fresca”.

Quale consiglio può dare per non sforare con le calorie?

“Per non sforare con le calorie, è necessario che il consumo del gelato non avvenga quotidianamente. Il consumo, a seconda dei soggetti, dev’essere di uno o due volte a settimana. Per regolarsi con le quantità, bisogna limitare l’acquisto di vaschette prodotte a livello industriale e soprattutto evitare di mangiare direttamente dalla vaschetta. È importante leggere sempre le etichette nutrizionali dei gelati confezionati evitando di comprare quelli contenenti oli vegetali. E’ consigliabile, quindi, scegliere gelati artigianali di alta qualità, che non presentano l’impiego di oli e grassi vegetali. In caso di colesterolo alto preferire il gelato alla soia, limitandone comunque le porzioni”. 

In quale momento della giornata è consigliabile mangiarlo?

“È consigliabile concedersi il gelato nel pomeriggio come spuntino, facendo attenzione a bilanciare al meglio i nutrienti negli altri pasti consumati durante l’arco della giornata, e abbinandolo ad una lunga passeggiata”.

Il gelato può anche sostituire un pasto (pranzo o cena)?

“Il gelato non rappresenta un piatto completo, in quanto, presenta molti zuccheri semplici e grassi, ma poche fibre alimentari. Nonostante questo, ogni tanto è possibile ugualmente sostituire il pranzo o la cena con il gelato. Cercando, però, di integrare i carboidrati complessi, le fibre e le proteine durante gli altri pasti”.

Per gli intolleranti, invece, quale tipo di gelato consiglia?

“Per chi è intollerante al lattosio consiglio gelati artigianali alla frutta (eccetto banana e cocco) o gelati confezionati in cui non sono presenti né latte nè i suoi derivati. Anche il gelato di soia è un’ottima alternativa al gelato tradizionale. Per chi soffre di celiachia, invece, non dovrà consumare gelati contenenti glutine come biscotto, tiramisù, zuppa inglese, ecc”.


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