Politica

Il Comune di Napoli apre alle startup: possibili percorsi di collaborazione

Le possibili proposte di collaborazione col mondo dell’innovazione sono state oggetto dell'ultima riunione della commissione consiliare cultura e attività produttive

Comune di Napoli (foto NapoliToday)

Il Comune di Napoli apre le porte alle startup. Le possibili proposte di collaborazione col mondo dell’innovazione sono state oggetto dell'ultima riunione della commissione consiliare cultura e attività produttive, alla quale ha partecipato NA StartUp, la community tutta napoletana pensata per far crescere le startup nella città partenopea.

La spinta alla formazione di nuovi talenti e ad attrarre capitali, formando al contempo figure di alta professionalità nel mondo della tecnica e dell’innovazione, che anima il gruppo di lavoro delle startup, deve trovare - secondo il presidente Carbone - una modalità di incontro con le competenze proprie dell’amministrazione comunale.

Tra i punti proposti, la definizione di possibili percorsi di collaborazione con il Comune per ospitare eventi di incontro tra talenti nazionali ed internazionali, già eventi on line seguitissimi, mensili e gratuiti e appuntamenti mensili con i professionisti delle startup per aggiornare in tempo reale lo scambio di proposte.

Alla commissione, Antonio Prigiobbo, direttore e cofondatore della community NA StartUp, ha raccontato nei dettagli le attività del network che offre supporto finanziario e operativo a quanti vogliano sviluppare progetti nati da buone idee e che abbiano possibilità di essere realizzate. Con lui anche quattro esempi di giovani imprenditori che vivono e lavorano in città e che collaborano per attrarre e formare nuovi talenti d’impresa: Giuseppe Autorino, imprenditore del turismo e dell’accoglienza, Ivan Dama, imprenditore delle app digitali, Michela Musto, architetta e fondatrice dello spazio “The Spark” di piazza Bovio e Giancarlo Donadio giornalista e imprenditore del ramo comunicazione.

Per Flavia Sorrentino (Movimento 5 Stelle) esiste un tema di attenzione istituzionale e politica e di carenze di finanziamenti nazionali e di infrastrutture per il mondo delle nuove imprese. Come Comune, però, occorre avere margini operativi e affiancare chi vuole fare impresa in questa città, impegnandosi a fare rete con le imprese e ad affiancarle. Iris Savastano (Forza Italia) ha sottolineato non la mancanza di competenze, ma la necessità di favorire l'incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro e di opportunità di qualità per i giovani che si formano nelle nostre Università.

Per Alessandra Clemente (gruppo Misto) NaStartUp è un elemento identificativo del territorio. La proposta che può essere percorribile è quella di un tavolo di lavoro comune che tenga dentro le cose dette oggi e le proposte su quanto si potrebbe fare come istituzione. Andrebbero poi contemporaneamente verificati, con i servizi del mercato del lavoro, i dati su quanto hanno prodotto negli anni gli incubatori d’impresa promossi dal Comune. Gennaro Esposito (Manfredi Sindaco) ha proposto di mettere a disposizione del mondo delle startup napoletane luoghi di proprietà comunale che possano ospitare laboratori e momenti di incontro e formazione. 


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