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SPECIALE REFERENDUM - Come e quanto si è votato a Napoli nella storia

Viaggio nella storia delle consultazioni referendarie per analizzare il comportamento di voto dei napoletani nel corso degli anni

Domenica 4 dicembre 2016, dalle ore 7 alle ore 23, si voterà in Italia per il Referendum Costituzionale.

A pochi giorni dalla consultazione, NapoliToday ha effettuato un'analisi dei dati storici relativi al comportamento dei napoletani alle urne in occasione dei referendum, sull'affluenza e su come si è votato nel capoluogo campano e nella sua provincia nel corso degli anni.

Il primo test risale al 2 giugno 1946: per il Referendum relativo alla scelta della forma istituzionale dello Stato italiano a Napoli ed in provincia la percentuale di votanti fu dell'83,98%. Tra questi il 22,33% votò per la Repubblica, mentre il 77,67% scelse la Monarchia.

L'analisi si estende poi alla storia recente, dal 1990 ad oggi.

Il 3 giugno del 1990, per il Referendum sulla Caccia, la percentuale di votanti a Napoli e nella sua provincia fu del 35,88%. Per i tre quesiti referendari, il Sì si attestò intorno al 95%.

Più alta l'affluenza per il Referendum del 9 giugno 1991 sulla riduzione delle preferenze per la Camera dei Deputati, con una percentuale di votanti del 52,76% degli aventi diritto, che scelsero il Sì con il 96,96%.

Il 18 aprile del 1993, per la maxi-consultazione referendaria con ben 8 quesiti, si recò alle urne il 63,8% degli aventi diritto tra Napoli e provincia, con preferenza per il Sì in tutti i quesiti.

Oltre 10, invece, furono i quesiti del Referendum dell'11 giugno 1995: a Napoli e provincia la percentuale dei votanti fu tra il 43,3 ed il 43,7%, con prevalenza mista tra il Sì e il No a seconda dei quesiti.

Sette i quesiti nella consultazione referendaria del 15 giugno 1997: 22,3% i napoletani che affluirono alle urne, con prevalenza del Sì sul No in tutti i quesiti proposti.

Gli anni '90 si chiudono con il Referendum del 18 aprile 1999 sull'abolizione del voto di lista nelle Elezioni della Camera dei Deputati. A Napoli e provincia la percentuale dei votanti fu del 39,73%, con il 92,59% dei Sì ed il 7,41% dei No.

I REFERENDUM NEGLI ANNI '2000

CONTINUA

La prima consultazione referendaria degli anni '2000 è quella del 21 maggio 2000: sette i quesiti. A Napoli e provincia la percentuale dei votanti si attesta attorno al 23%. Prevale il Sì sul No in 6 dei 7 quesiti.

Il 7 ottobre 2001 si vota, invece, per la Riforma del Titolo V. A Napoli e provincia vanno a votare il 24,94% degli aventi diritto. Prevale il Sì sul No con il 66,53% delle preferenze.

Il 15 giugno 2003 il Referendum è dedicato al Reintegro dei lavoratori illegittimamente licenziati e alla Servitù coattiva di elettrodotto. A Napoli e provincia la percentuale dei votanti è del 22,8%, con il Sì che prevale nettamente sul No in entrambi i casi.

Alla Procreazione Assistita è invece dedicata la consultazione referendaria in quattro quesiti del 12 giugno 2005. 16,3% i votanti a Napoli e provincia, con una netta prevalenza dei Sì sui No in tutti e quattro i casi.

Il 24 giugno 2006 è invece tempo di Referendum Costituzionale per la modifica della parte seconda della Costituzione. A Napoli e provincia vota il 39,18% degli aventi diritto, con la prevalenza del No sul Sì con il 78,06%.

Il 21 ed il 22 giugno 2009 si vota per modificare le norme per l'elezione della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica. A Napoli e provincia vota il 13,9%, con preferenza per il Sì in tutti i tre quesiti in ballo.

Il 12 ed il 13 giugno 2001si vota sull'acqua pubblica, sull'energia nucleare e sul legittimo impedimento. La percentuale dei votanti a Napoli e provincia è del 51,7%, con una prevalenza nettissima del Sì per tutti i quattro questi.

L'analisi si conclude con il recente Referendum sulle Trivelle del 17 aprile 2016. Nella sola città di Napoli vota il 25,66%, con la prevalenza del Sì sul No con il 92,83%.


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