Politica

Gratteri: "Test antidroga e psicoattitudinali anche per politici e governanti"

Il procuratore capo di Napoli commenta così la decisione di sottoporre i nuovi magistrati ad analisi sulla tenuta psicologica: "Allora vanno fatte a chiunque abbia un ruolo nella gestione della cosa pubblica"

"Se vogliono sottoporre i magistrati ai test psicoattitudinali va bene, a patto che venga somministrato anche a politici e a chi ha ruoli di governo". Nicola Gratteri non usa giri di parole e risponde così alla decisione di sottoporre i nuovi magistrati, dal 2026, a test psicoattitudinali. Un'iniziativa del Governo Meloni, difesa dal ministro della Giustizia Nordio.

"Conosciamo il pensiero di Nordio e ci riserviamo la possibilità di essere in disaccordo - ha affermato il procuratore capo di Napoli - Visto che ci siamo, i politici e coloro che gestiscono la cosa pubblica a tutti i livelli andrebbero sottoposti a narco-test e alcol test. Perché se risultano positivi potrebbero non essere nelle piene facoltà per prendere le decisione giuste per la collettività. O, peggio, potrebbero essere sotto ricatto". 

Il riferimento sottinteso di Gratteri è ad alcune inchieste, prevalentemente giornalistiche, che hanno svelato l'alto uso di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina, all'interno del Parlamento, come mostrato da analisi sui lavandini di Montecitorio o con finte spugne per il sudore utilizzate in finte interviste (come fece la trasmissione Le Iene nel 2017). 


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