Politica

Consiglio comunale di Napoli, approvato odg su concessione della cittadinanza onoraria ad Assange

L'ordine del giorno, approvato a maggioranza in aula, è stato proposto dal consigliere Sergio D'Angelo

(foto Facebook Sergio D'Angelo)

Il Consiglio comunale di Napoli ha approvato a maggioranza, con l'astensione del consigliere Lange e dei gruppi di Forza Italia e Fratelli d'Italia, un ordine del giorno su proposta del consigliere Sergio D'Angelo per la concessione della cittadinanza onoraria a Julian Assange.

"Si tratta di una battaglia di civiltà in nome della libertà di espressione e del diritto all'informazione", ha affermato D'Angelo, che ha proposto l'ordine del giorno poi condiviso da tutti i gruppi consiliari. Per Iris Savastano (Forza Italia) la questione riguarda gli Stati Uniti e le sue leggi e la proposta ha solo valore ideologico, senza nessun beneficio certo per l’attivista australiano detenuto in Gran Bretagna, per questo il gruppo di Forza Italia si è astenuto. Una scelta condivisa dal consigliere Giorgio Longobardi, a nome del gruppo di Fratelli d'Italia, che ha rimarcato l'incompetenza dell'aula a discutere questa materia. Un tema scivoloso secondo Nino Simeone (Napoli Libera) che ha invitato il sindaco Manfredi a valutare con calma questo argomento tenendo conto delle diverse sensibilità che compongono il Consiglio. 

"Il Consiglio comunale di Napoli ha approvato a larga maggioranza un o.d.g. presentato da me come primo firmatario e sottoscritto da tutti i capigruppo della maggioranza e dai colleghi Bassolino e Clemente, con il quale si chiede al sindaco Manfredi di conferire la cittadinanza onoraria a Julian Assange. Detenuto in un carcere di massima sicurezza nel Regno Unito e con una richiesta d'estradizione da parte degli Stati Uniti, Assange rischia una pena detentiva altissima. La sua condizione ha suscitato una forte reazione di protesta e appelli per il rilascio da parte dell'opinione pubblica e di diverse organizzazioni per i diritti umani. Anche il relatore ONU sulla tortura, Nils Melzer, si è attivato dichiarando nel novembre 2019 che Assange deve essere rilasciato e la sua estradizione deve essere negata. Successivamente, la dichiarazione è stata fatta propria anche dal Consiglio d'Europa. Quella di Assange è una vicenda simbolo dei nostri tempi. Un monito quindi nei confronti di chi volesse continuare il lavoro del cofondatore di WikiLeaks, una organizzazione che ha diffuso ai media e all’opinione pubblica internazionale documenti e informazioni della massima rilevanza. Il diritto all'informazione in casi di tale gravità è di vitale importanza per la dialettica democratica. E la difesa della trasparenza, della democrazia e dei diritti umani non può essere oggetto di doppia morale", ha scritto in un lungo post su Facebook il consigliere Sergio D'Angelo. 


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