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Workshop “Terr' e' fuoc” con il ministro Martina e il sottosegretario Migliore

L’associazione Culturale “Napoli Incontra”, presenta il workshop sul tema: “Terr’ e fuoc’. Scenari e Prospettive”. Appuntamento per il 26 febbraio 2016 al Circolo degli Ufficiali, Palazzo Salerno in piazza del Plebiscito, 38 a Napoli. Idea alla base del workshop: Innanzi tutto, spieghiamo il titolo del workshop. Il workshop si propone di convincere tutti a tornare a parlare della Campania e, in particolare, della zona nord di Napoli come “Terr’ e fuoc’” piuttosto che come “Terra dei fuochi”.

Il titolo si riferisce a due ragionamenti distinti. Primo, “Terr e’ fuoc’” si riferisce al fatto che la terra della regione Campania giace su una lastra di tufo di origine vulcanica che la separa dalle falde acquifere, proteggendole. Per quanto numerosi e maldestri siano stati i comportamenti della parte peggiore della Terr’ e fuoc’, non sono bastati a scalfire la qualità della sua acqua e la fertilità del suo terreno. Quella lastra di tufo è difficile da penetrare e allo stato non c’è alcuna evidenza che sia mai stata superata.

La Campania è da sempre terra infuocata da una grande energia, quella del sole. Si tratta di una energia che dal sole si trasmette alla terra, rendendola una delle più fertili al mondo. Attraverso la terra, l’energia del sole si trasmette a tutti i prodotti che vi sono coltivati, rendendoli unici al mondo. La frutta e la verdura che nascono da quella terra sono ricche di gusto e sapore: da sempre un nettare per il nostro palato con cui arricchire le tavole imbandite più ricche ed eleganti. Insomma, dobbiamo tornare a pensare alla Campania e all’area a nord di Napoli come “Terr’ e fuoc’”, “Terr’ de o’ sole”, non altro, non “Terra dei fuochi”. Certamente no!

Struttura del convegno. Per dimostrare questa nostra Idea, abbiamo organizzato un evento che si struttura nel modo descritto dalla locandina in allegato. Il workshop si svolge nell’arco di una giornata intera, divisa in due parti. In mattinata,  ci soffermeremo sulla questione del de-marketing che affligge il nostro territorio. Esperti appartenenti a diverse branche del sapere scientifico prenderanno parte ai lavori della mattinata: un economista dello sviluppo (Prof. Achille Flora), un geochimico (Prof. Benedetto De Vivo), un agronomo (Prof. Massimo Fagnano), un geologo (Prof. Andrea Buondonno). Si tratta dei nomi più importanti sul tema, con un record invidiabile di studi, pubblicazioni scientifiche e di interventi sulla stampa nazionale sul tema. Inoltre, il parterre della mattinata sarà completato dal Dott. Edoardo Imperiale, curatore del programma di Sviluppo Campania, chiamato QR-Code. I lavori saranno conclusi dal Dott. Luigi Montano, Coordinatore Progetto di Ricerca EcoFoodFertility. L’economista Prof. Francesco Pastore modera i lavori della mattinata. 

La discussione del mattino avrà diversi obiettivi: 

forniremo documentazione ed analisi che possano descrivere adeguatamente lo scenario agricolo della regione Campania e dell’area a nord di Napoli;

discuteremo, inoltre, la capacità del programma regionale cosiddetto QR-Code di costituire un piano marketing per il rilancio dell’immagine dei nostri prodotti, afflitti da campagne denigranti che affossano l’intero comparto.

Vogliamo convincere l’Italia e il mondo intero, che da sempre acquistano le primizie campane, che devono continuare a farlo in piena tranquillità. Non useremo solo parole e aggettivi, ma numeri e fatti. 

I materiali e la documentazione raccolta saranno disponibili online, costituendo un archivio facilmente accessibile da chiunque sia interessato a verificare di persona la qualità delle primizie campane. Inoltre, gli aspetti metodologici più seri ed approfonditi saranno raccolti in diverse pubblicazioni da diffondere presso le biblioteche più importanti per consentirne la lettura e l’analisi da parte degli esperti.

La seconda parte della mattinata sposterà l’attenzione dal dibattito di natura scientifica a quello imprenditoriale e di politica economica. Il dott. Antonio Limone, Commissario Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, continuerà la presentazione dei dati relativi al presunto inquinamento dei prodotti agricoli. Alcuni produttori agricoli locali, titolari di diverse aziende agricole, e in rappresentanza del mondo agricolo dell’area a Nord di Napoli, parteciperanno al dibattito: la Dott.ssa Diana Attianese, l’arch. Antonella Guerriero e il Dott. Sergio Massa. Essi chiederanno un maggior ascolto da parte delle istituzioni locali e nazionali, un maggior coinvolgimento nelle problematiche dell’agricoltura campana. Gli imprenditori sintetizzeranno le problematiche che affrontano quotidianamente in un contesto, oramai, internazionale. Essi parleranno di concorrenza scorretta proveniente da altri paesi che affliggono i produttori italiani e quelli campani in particolare. 

Alcuni osservatori d’eccezione, presidenti di associazioni intermedie quali Lega Ambiente (Dott. Michele Buonomo), ma soprattutto politici di peso ascolteranno gli imprenditori proponendo le loro soluzioni. I due politici più importanti che presenzieranno all’evento sono senz’altro l’On. Gennaro Migliore, da poco nominato Sottosegretario alla Giustizia, e l’On. Maurizio Martina, il Ministro dell’agricoltura. L’On. Migliore discuterà degli eco-reati e dell’evoluzione legislativa recente e futura che riguarda questo importante aspetto della politica di repressione dei comportamenti fraudolenti legati all’eco-inquinamento, che tanto male sta facendo all’agricoltura. Il Ministro Martina proporrà le soluzioni del governo sul tema, sia per la Campania che per l’intero comparto a livello nazionale. 

Il workshop sarà anche l’occasione per presentare in modo chiaro al Sottosegretario Migliore e al Ministro Martina alcune proposte di intervento a favore dell’agricoltura, non solo di quella campana, in una fase di crescente competizione internazionale da parte di agricoltori non solo extra-europei, ma anche europei. Si tratterà di proposte semplici, ma facili da realizzare e potenzialmente molto efficaci. 

Inoltre, gli agricoltori dimostreranno i vantaggi di fare squadra non solo fra loro, ma anche con le istituzioni locali e nazionali. Occorre sviluppare un concetto di competitività non solo a livello di settore e territoriale, ma anche nazionale. Gli agricoltori di altri paesi sono più ascoltati dalle loro istituzioni da cui riescono ad ottenere interventi che ne favoriscono la competitività. Occorre che ognuno faccia la propria parte e che vi sia un canale di comunicazione più continuo e diretto fra mondo agricolo ed istituzioni, se non si vuole la scomparsa di una risorsa fondamentale non solo per la regione, ma per il paese.

Non sarà una giornata di provocazione ma una giornata di proposte. I temi sui quali ci soffermeremo nella tavola rotonda saranno i seguenti:

Analisi del POR  2014/2020 approvato in questi giorni;

Produzioni di eccellenza; 

Creazione di un polo di eccellenza dei prodotti agricoli campani (modello Melinda);

Le opportunità disponibili immediatamente per un rilancio dell’economia agricola come un’opportunità e un beneficio per l’intera economia nazionale;

Impegno da parte delle aziende del settore in zona di fare sistema; 

formulazione di una proposta di revisione dell’art 62 legge 24 marzo 2012;

Creazione di Disciplinari Regionali.


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