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Storie al Verde, Il TRAM porta il Teatro nei Giardini di Napoli: tutti gli spettacoli

Si rimette in moto il Teatro Tram di Napoli, la piccola sala in via Port’Alba fondata cinque anni fa da Mirko Di Martino, e lo fa con la nuova rassegna itinerante “Storie al verde” in tre dei più suggestivi giardini partenopei. Tre spettacoli diversi da godersi al fresco, muovendosi tra le storie raccontate di volta in volta da quattro attori, con la disponibilità di tre differenti orari (19.30 – 20.45 – 22.00). Ogni spettacolo si compone di 4 monologhi interpretati in punti diversi della location.

PROGRAMMA
STORIE AL VERDE, teatro nei giardini di Napoli
un progetto di Teatro TRAM e compagnia Teatro dell'Osso

9 / 10 luglio 2021
Giardino Segreto, via Foria 216 Napoli

VINO STORIES
Quattro pezzi alcolici

testi e regia di Mirko Di Martino
con Titti Nuzzolese, Nello Provenzano, Laura Pagliara, Diego Sommaripa

In un bicchiere di bianco o di rosso c'è sempre molto di più di ciò che appare: il sapore, il colore, l'aroma, sono tanto presenti quanto l' amicizia, la gioia, e a volte la tristezza. Per ogni bicchiere di vino c'è una storia da narrare, ogni sorso è racconto e emozione, che è proprio la materia di cui è fatto il teatro. Il pubblico di “Vino stories” sarà coinvolto in un’esperienza che attiverà non soltanto i cinque sensi, ma anche la memoria e l’immaginazione. Gli spettatori incontreranno quattro personaggi simpatici e sorprendenti, teneri e fragili, alle prese con situazioni di vita quotidiana in cui il vino la farà da protagonista. Ogni storia sarà legata a una tipologia di vino: si partirà dall'aperitivo con il vino spumante, che sarà al centro di una storia effervescente con protagonista uno sciabolatore di spumante; si proseguirà con il vino bianco, servito al ristorante a una donna in difficoltà con gli abbinamenti: il terzo episodio ruoterà intorno al vino rosè e alle incertezze di un sommelier in terapia; il finale sarà ovviamente riservato al rosso corposo, grazie al quale una sposa in crisi ritroverà le sue certezze.

Primo monologo:“Sciabole e bollicine”
Un ex sciabolatore di champagne, rinchiuso in manicomio perché convinto di essere Napoleone, racconta al pubblico la storia del suo folgorante innamoramento per una donna e dei suoi tentativi per conquistarla, fino al fallimento finale che lo ha condotto alla pazzia.

Secondo monologo: “Abbinamenti”
La protagonista è una giovane donna seduta al tavolo di un rinomato ristorante. Lei racconta al pubblico le sue difficoltà nella scelta del vino e le ansie che ne derivano, trattandosi del primo appuntamento con l’uomo di cui è innamorata che, invece, appare essere un grande intenditore.

Terzo monologo: “Pietro 5.8”
Le ansie legate al vino sono al centro anche del terzo monologo, ma questa volta viste dalla parte di un sommelier che ha perso la capacità di riconoscere le qualità dei vini e si è recato da uno psicanalista per risolvere il problema, facilmente individuato nella madre astemia e ultra-cattolica.

Quarto monologo: “Le seconde nozze di Cana”
Una sposa, dopo aver visto andare in frantumi il giorno del suo matrimonio a causa di una tempesta improvvisa e di una insopportabile suocera, recupera un po’ di serenità grazie al sapore di un vino che aveva dimenticato.

17 / 18 luglio 2021
Casa Tolentino, Gradini S. Nicola da Tolentino 12 Napoli

INDOMITE (IND'O MIT')
Quattro pezzi mitici

testi di Maria Laura Amendola, Rosa Pascale, Marina Salvetti, Silvana Totàro
con Titti Nuzzolese, Germana Di Marino, Angela Bertamino, Dolores Gianoli
regia di Angela Rosa D’Auria

Il mito ha un valore universale, ma in che modo ci parla, oggi? Le donne del mito sono madri, mogli e amanti; sono passionali, vendicative, innamorate; sono escluse, ignorate, offese. Riscrivere le donne del mito significa andare alla ricerca di una condizione di inferiorità che accomuna passato e presente. Il pregiudizio, la violenza, l’oppressione, l’ignoranza: l’eroe greco è il maschio che si afferma schiacciando la donna lungo il suo percorso. Ma dall'altra parte ci sono loro, le eroine, che non accettano di essere trattate come ancelle. Reclamano il loro ruolo di protagoniste, vogliono poter contare, parlare, decidere: sono “indomite”. Ed ecco allora Euridice, Medusa, Persefone, Le Parche: quattro personaggi del mito riscritti da quattro autrici napoletane, quattro donne di oggi che reinterpretano quattro donne senza tempo, alla ricerca di una nuova identità.

Primo monologo: “Cloto e le altre” di Maria Laura Amendola
Questo testo riprende il mito delle Moire, o “parche”, la personificazione del destino ineluttabile. Il loro compito era tessere il “filo”” di ogni uomo, svolgerlo e, infine, reciderlo segnandone la morte. Cloto e le sue sorelle, invece, lavorano in una fabbrica tessile nella periferia di Napoli. Una fabbrica di operaie, tutte donne, sottoposte a tutti i pregiudizi, le molestie e le disparità che spesso, quasi sempre, le donne vivono in ambito lavorativo. 

Secondo monologo: “Mannaggia il diavolo” di Rosa Pascale
La storia di un rapimento. Di un amore forzato. Persefone, Proserpina, poi Filomena, Assunta, Carmela e tutte quelle donne in balia di un uomo prepotente. La lotta per sciogliere le catene. 

Terzo monologo: “Medusa” di Marina Salvetti
Lo sguardo di Medusa impietrisce gli uomini, ma non è lei il mostro. In una moderna azienda in crisi economica, arriva il cacciatore di teste incaricato dalla Perseo Spa di individuare e licenziare quanti più impiegati possibile. Medusa ha la pelle nera, gli occhi penetranti e i capelli afro: sarà lei, ovviamente, la prima a subire il taglio della testa. Ma Medusa non accetterà il suo destino senza ribellarsi.

Quarto monologo: “Euridice” di Silvana Totàro
Euridice è famosa perché è famoso lui, Orfeo. Lei è una presenza silenziosa e quando Orfeo si volta indietro, ritorna negli Inferi e di lei non sappiamo più nulla. Come se il suo statuto esistenziale fosse, paradossalmente, proprio l'inesistenza. Questa Euridice invece comincia a vivere a partire dalla sua personale ascesa da un inferno dove la violenza di Orfeo l'ha ridotta per punire il desiderio di una donna. Risposta impotente che vorrebbe arrestare l'espressione della libertà femminile.

27 / 28 luglio 2021
Orto Botanico, via Foria 223 Napoli

CONTROVENTO
Quattro pezzi eretici

testi e regia di Gennaro Esposito
con Nello Provenzano, Angela Bertamino, Giuseppe Di Gennaro, Federica Flibotto

L'amore per la libertà, il desiderio di verità e giustizia: la storia ci propone tante figure di uomini e donne che hanno sacrificato la loro vita alla ricerca di un ideale, finendo vittime del pregiudizio e dell'intolleranza. “Dissidenti” porta in scena quattro personaggi, quattro anime pronte a mettersi a nudo per raccontare le loro personali esperienze. Attraverso un piccolo scorcio delle loro vite, i quattro protagonisti ci permettono di ricordare chi eravamo e ci aiutano a comprendere come siamo divenuti quel che siamo. Giordano Bruno e Eleonora Pimentel Fonseca sono le figure storiche che, a causa delle loro idee, hanno subito una fine ingiusta e violenta. Una rivisitazione del grande umanista napoletano Giambattista della Porta e la ricostruzione immaginaria di una Janara aggiungono un punto di vista originale al racconto del nostro passato e un vivido monito per il nostro futuro. 

Primo monologo: “Libera”
Una giovane donne, imprigionata in quanto possibile Janara, si ritrova sola e ignara del suo destino. Le cose cambiano quando si rende conto di avere accanto a sé un ospite inatteso, al quale decide di raccontare la sua storia dall’inizio, cercando così di far un po' di chiarezza sulla sua vita.

Secondo monologo: “'O bbruno”
Ancora ragazzo, il giovane Giordano Bruno già mostra i segni distintivi di un uomo destinato a segnare la storia. Ingenuo e desideroso di aumentare le sue conoscenze, Giordano si dovrà confrontare con le visione chiuse e dogmatiche delle persone che lo circondano.

Terzo monologo: “Il caffè”
In una giornata di fine Aprile, nel mezzo della Repubblica Napoletana, si lascia andare ad una riflessione personale sui giorni passati e su quelli che verranno, tra il continuo desiderio di una nuova forma di governo e il dubbio sui propri alleati e la loro reale fedeltà e convinzione.

Quarto monologo: “Il professore dei segreti”
Ottenuta, contro sua volontà, l’attenzione dell’Inquisizione, il Della Porta si trova a dover prendere una decisione importante sulla sua vita e sul futuro della sua Accademia dei Segreti, per questo inizia a scrivere una storia di ancorate lettere ai suoi più cari e vicini amici per confrontarsi.

La durata complessiva per ciascuno spettacolo è di circa 60 minuti.

Biglietti:
intero € 15,00
ridotto € 12,00 (under 30 e over 65)
3 spettacoli € 30 Green Card

Acquista online: www.teatrotram.it

prenotazioni
cell. 342 1785 930 (whatsapp)
email tram.biglietteria@gmail.com


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