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Riccardo Dalisi e Aldo Capasso: "Pinocchio nel cuore di Napoli"

L’Associazione “Semi di laboratorio” in collaborazione con Comune di Napoli, Assessorato alla Cultura presenta la mostra - laboratorio "Pinocchio nel cuore di Napoli" che si terrà nel Salone delle Colonne del Complesso monumentale SS. Annunziata Napoli (via Annunziata 34) dall’8 aprile al 30 giugno 2017.

OPENING SABATO 8 APRILE 2017 h 17

In mostra: “Intorno a Pinocchio” di Aldo Capasso e i Totocchi di Riccardo Dalisi

Sezione didattica: dieci grandi illustratori dal 1901 ad oggi: Carlo Chiostri, Attilio Mussino, Luigi e Maria Augusta Cavalieri, Vsevolod Nicouline, Benito Jacovitti, Lorenzo Mattotti, Roberto Innocenti, Emanuele Luzzati, Andrea Rauch, Guido Scarabottolo.
Laboratorio per bambini "Burattini e marionette" a cura di “Semi di laboratorio”.

Incontri di lettura: "Pinocchio in fuga alla ricerca di sé" (Andrea Rauch, Giancarlo Alfano, Maurizio Braucci, Cesare Moreno) 

La mostra su Pinocchio nasce dall’intento di valorizzare sempre di più l’Annunziata sia nei suoi aspetti storico-artistici sia nella sua vocazione di luogo di accoglienza e cura per l’infanzia.  Riccardo Dalisi, direttore artistico dell’Associazione e ideatore del progetto “Rotalarte” che si svolge dal 2013 nella ludoteca dell’Annunziata, nel 1991 disegnò e realizzò, partendo dalla  caffettiera napoletana, “caffettiere animate”: tra queste trovarono posto prima Totò e poi un Pinocchio napoletano, una caffettiera Totocchio, le cui avventure furono narrate in un libro e in una mostra nel 1994. Oggi cinque Totocchi musicanti, grandi sculture in latta (2010) sono state destinate dall’artista al “Museo-Laboratorio” dei bambini che troverà spazio proprio nel complesso monumentale (ex Ospedale) della Real Casa Santa dell’Annunziata.

Il tema: perché Pinocchio
Le avventure di Pinocchio è il libro per ragazzi più conosciuto e più tradotto al mondo. Innumerevoli illustratori e artisti hanno voluto darne, attraverso le immagini, una lettura in dialogo col testo, quasi a testimoniare il suo valore di racconto di formazione. E che sia un racconto di formazione dai molteplici reconditi significati sta a dimostrarlo l’interesse di grandi ricercatori come Elemire Zolla, che vi hanno individuato addirittura i simboli di un percorso iniziatico. Senza addentrarci troppo nel tema, basta segnalare che oggi non si legge più Pinocchio come un affascinante percorso fra le seduzioni e i pericoli della vita, per imparare a comportarsi saggiamente, e ancor meno un edificante, perbenista, racconto morale per ragazzi. È invece un classico che può essere letto con diverse chiavi e a tutti i livelli. È favola, avventura, è ironia e poesia. Se da bambini è stato il primo incontro con l’invenzione epica adatta alle fantasie infantili, da adulti possiamo riconoscervi la nostra quotidiana vicenda, la gioia e la fatica di crescere. 
A cura di Anna Maria Laville
coordinamento Ilaria Urbani
Collaborazione di Formacomunicazione, Manallart, Iocisto la libreria di tutti, galleria Hde
Le immagini a stampa  sono tratte da: Baldacci Rauch, Pinocchio e la sua immagine, Giunti Editore, che ne ha gentilmente autorizzato la riproduzione


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