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"La donna, musa ispiratrice": concerto pianistico di Rosario Ruggiero

BASILICA DI SAN GIOVANNI MAGGIORE "LA DONNA, MUSA ISPIRATRICE" INCONTRI MUSICALI DEL LUNEDI' COL MAESTRO ROSARIO RUGGIERO RAMPE SAN GIOVANNI MAGGIORE - LUNEDI' 27 MARZO 2017, ore 19.30 - INGRESSO LIBERO

In questa incipiente primavera del 2017 l'Ordine degli Ingegneri e la Fondazione Ordine Ingegneri Napoli dedicano alla Donna il consueto concerto a cadenza mensile, che si tiene nella Basilica di San Giovanni Maggiore per contribuire a diffondere la musica classica nel centro antico di Napoli, zona così ricca di cultura e di storia.

Nel programma, qualche squarcio del panorama poetico e musicale di Napoli inserisce i suoi luminosi tocchi di colore nel sontuoso affresco del pianista, dove le Donne sono destinatarie di musiche che le hanno consacrate all'immortalità. E' il caso di Elisa, l'eroina della delicata composizione da salotto di Beethoven, che pianisti di tutte le età amano dal 1810, anche se forse la vera destinataria era una certa Therese Malfatti. E'certamente un'Elisa, von Woringen, la destinataria di alcune Sonate senza parole, i Lieder romantici felicemente inventati da Mendelssohn. Chopin, che scrive sul bianco e nero della tastiera la forza delicata e sognante della sua poesia, offre i suoi Notturni a Camille Pleyel, nata Marie Felicite Moke che, indecisa tra l'innamorato Frederic e il geloso Berlioz, finirà per sposare Pleyel. I severi Studi chopiniani sono dedicati alla coppia Marie d'Agoult-Franz Liszt, (op.25 e op.10), mentre alla contessa Delphine Potocka, che del musicista fu allieva e che cantò, per lui morente, il Te Deum di Handel, è dedicato il Valzer op.64 n.1 che concentra in un solo minuto la grazia e la leggerezza di una musica scritta per gli angeli. Come seguendo un orologio solare, il pianista accende a conclusione del concerto la luce de L'isle joyeuse, (1904) dedicata da Debussy a una Donna alla quale tutte vorrebbero somigliare: la divina Venere che anima il primo tema col fresco sciabordio della sua acqua lustrale mentre l'aria dell'isola effonde lo spirito del luogo, l'Amore, che afferriamo a volo per trascinarlo a Napoli dove da millenni si trova a suo agio come protagonista del mondo poetico-musicale. La donna della poesia e della canzone di Napoli è lo schema classico, e quindi immutabile ed eterno, della femminilità con tutte le sue ombre e le sue luci tra le quali l'inganno e il tradimento sono tra le più intriganti: parola di principe che, se non è azzurro, è eternamente verde, il nostro Antonio de Curtis che accorda l'ambiguità del suo batticuore al verseggiare di Catullo, poeta di casa (Malafemmena, 1951). Il tenero Pasquale Ruocco rimpiange in Femmene e rose le donne della sua giovinezza, cosparse di un velo di polvere di tempo, mentre Di Giacomo traccia della donna un profilo che li comprende tutti. Perché Donn'Amalia non è solo la donna amata e desiderata, ma è quella che da semplici e poveri ingredienti ha saputo creare una cucina da re. (Donn'Amalia 'a Speranzella). La strepitosa duttilità della poesia digiacomiana si lancia poi a seguire i timidi tentativi di volo di un cardillo freddoloso, che si dibatte tra la pioggia e il sole di un marzo che la posizione climatica rende capriccioso mentre la donna amata lo è per sua libera scelta (Marzo). Ben a ragione E. A. Mario si diverte a paragonare l'amore della donna a quanto di più instabile e inafferrabile ci sia (Ammore 'e femmena,1908), ma poi confessa che la donna è come l'aria per la cometa e che quanto più martirizza il cuore tanto più il poeta 'fa canzone belle' (Femmene e canzone). PROGRAMMA L. v Beethoven: Per Elisa F. Mendelssohn-Bartholdy: Due romanze senza parole Op 30 nn 3 e 6 dedicate a Elisa von Woringen F. Chopin Notturno op 9 n 2 5 Preludi op 28 nn 3, 4, 6, 7, 20 dedicati alla signora Camille Pleyel

Pianista: Rosario Ruggiero 

Momenti poetici a cura di Antonio Giorgio: Femmene e rose Pasquale Ruocco Donn'Amalia 'a Speranzella Salvatore Di Giacomo


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