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Kestè, cultura e bellezza contro violenza e degrado: gli eventi della settimana

E’ una scommessa quotidiana, una missione accolta e portata avanti con determinazione e coraggio, con l’aiuto delle istituzioni quando si è potuto, da soli quando la contingenza del momento non lasciava scelta, quella del Kestè: dal 1997, il locale nel cuore del centro storico, lotta per dimostrare che movida non è e non deve essere sinonimo di violenza, che “vita sociale” non deve essere accostata a disordine e degrado. Un no secco al limitare il significato della movida a baretti, drink, happy hour e all’indomani, teatro di  bottiglie e cocci abbandonati in strada, triste ricordo di un’ennesima notte vuota di contenuti. Al contrario e in barba ai tristi luoghi comuni, il Kestè, creato e portato avanti da Fabrizio Caliendo, ha indirizzato i suoi sforzi verso il bello, organizzando, incentivando e facendosi fucina creativa di eventi di arte, musica, poesia, accogliendo tutto ciò che può essere una creatività pulita, sana, positiva. Una filosofia difesa con le unghie e con i denti, nel contesto che purtroppo caratterizza il centro storico della città, ancora a malincuore scenario e attore principale di una situazione pesante da sostenere per gli stessi abitanti e che certo non aiuta il turismo e l’immagine che la città di Napoli e più che mai il suo cuore pulsante, meriterebbe di riflettere. Il Kestè non si arrende, e a paura & delirio al centro storico, controbatte con cultura & bellezza. Mentre ancora bruciano gli avvenimenti legati alla notte della recente vittoria dell’Italia agli Europei, una notte di festa che è invece degenerata in episodi di vandalismo e delinquenza, il locale a largo San Giovanni Pignatelli continua il suo percorso verso una movida sana e splendente.

Un’altra settimana di eventi, che inizia martedì 20 luglio riproponendo uno degli appuntamenti più amati del locale, quelli con la stand up comedy. “Dopo lo stop forzato dell’ultimo lockdown”, dice Caliendo, “Stiamo cercando, un passo alla volta, di riprendere tutte le sfaccettature che ci piacciono e che negli anni, ci hanno fatto apprezzare. La musica live, i laboratori per bambini, adesso è il turno della stand up comedy”. E si ricomincia alla grande, con una serata open mic (ovvero, con la possibilità a ognuno di prendere in mano il microfono e raccontare la sua). “Abbiamo ricevuto richieste, altri artisti amici storici li abbiamo contattati noi: ma come nella tradizione open mic, aspettiamo ancora artisti che ci scrivano per partecipare e non vieteremo a nessuno di intervenire!”. 5 anni fa il Kestè ha scommesso per primo assoluto a Napoli sulla Stand up, diventandone la casa ufficiale e lanciando il movimento dei comedians napoletani.

Venerdì invece, nel corso del live di Simone Spirito, in cui il cantautore si proporrà in trio accompagnato da Pierluigi Patitucci con basso elettrico e cori e Walter Marzochella alla batteria, ci sarà spazio anche per l’attesa premiazione del K-Shirt Kontest. Organizzato con il fine di creare la nuova maglietta del Kestè, la prima di una serie di limited edition, il contest ha chiamato a raccolta artisti e creativi, senza distinzione di età e background professionale, tutti invitati a esporre la propria idea. Unica regola: usare lo slogan “state al Largo del Kestè” che ha un duplice significato: invitare le belle persone a frequentare il noto largo, esortare le brutte anime a starne al largo! Un format quello dell k-shirt  che si ripeterà, dando spazio di volta in volta a chi vorrà mettere in gioco le proprie capacità, una vetrina creativa per chi vorrà accoglierla ed esserne parte. Giovedì, il locale ospiterà per il ciclo Listen To Me by Synth, una serata tributo per celebrare i 50 anni dalla morte di Jim Morrison, poeta maledetto e indimenticabile icona rock, con un emozionante ascolto narrato di alcuni dei suoi brani, a cura del giornalista critico musicale e scrittore Carmine Aymone. Un Radio Edit del Kestè che vuole anche qui lanciare un nuovo format, un muovo modo di ascoltare la musica. Domenica infine, torna in versione live il cantautore Roberto Ormanni, per la prima, attesa data dal vivo dopo questi mesi di lockdown: per l’occasione Ormanni farà coppia con Giacomo Palombino in arte LePuc, altra stella nascente della canzone d’autore italiana contemporanea. Mancano ancora le mostre, ma da settembre torneranno anche quelle, insieme ai libri, per rendere ripartire in tutta la bellezza a cui il Kestè in 24 anni ci ha abituati, contro ogni tipo di avversità (e si che ne ha incontrate di tutti i tipi, tutti quelli che si possono immaginare a Napoli).

Nella foto: l’artista DubMarta durante il suo live al Kestè


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