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Giornate FAI all'aperto: i luoghi da visitare in Campania

Parchi e giardini storici monumentali, riserve naturali e orti botanici, boschi, foreste e campagne, alberi millenari e piante bizzarre, sentieri immersi nella natura e passeggiate nel verde urbano, giardini pubblici da riscoprire e giardini privati segreti che si svelano al pubblico, da una sequoia gigante sopravvissuta al disastro del Vajont nel 1963 fino al semenzaio che ogni anno produce il verde urbano della città di Roma: sono solo alcuni dei luoghi che si potranno visitare in questa edizione speciale delle Giornate FAI, che assume un’inedita veste “all’aperto”, sabato 27 e domenica 28 giugno 2020 in oltre 200 luoghi in più di 150 località d’Italia, su prenotazione e nel rispetto delle norme di sicurezza, grazie all’infaticabile spinta organizzativa dei gruppi di volontari delle delegazioni FAI sparsi in tutto il Paese. Un’iniziativa per risvegliare la curiosità e l’intelligenza dinnanzi a ciò che ci circonda, per interrogarci – come scrive Goethe – su ciò che abitualmente vediamo ma non conosciamo se non in superficie, e che vedrà protagonisti anche tutti i Beni del FAI – Fondo Ambiente Italiano, per l’occasione anch’essi concentrati su proposte “all’aperto” declinate sul patrimonio verde. Infine, durante le Giornate FAI all’aperto verranno svelati per la prima volta al pubblico, a pochi mesi dall’accordo tra il FAI e la Fondazione Museo di Palazzo Moroni, gli imponenti Giardini di Palazzo Moroni a Bergamo, oltre quattro ettari di verde tra le mura della Città Alta: l’omaggio del FAI alla città che ha drammaticamente sofferto l’emergenza sanitaria e che necessita di ritrovare il benessere e la bellezza che solo la natura può offrire. 

Questa nuova edizione delle Giornate FAI si carica di un significato speciale ed emblematico: il momento storico che stiamo vivendo ha imposto a tutta la collettività di riorganizzarsi e reinventarsi, e il FAI è pronto per tornare a offrire al pubblico una ricca e intensa esperienza di visita, nel rispetto della massima sicurezza per tutti, cogliendo l’occasione per mettere al centro della propria proposta il patrimonio “verde” all’aperto di natura, ambiente e paesaggio del nostro Paese. Il FAI persegue dalla nascita l’obiettivo di riavvicinare gli italiani alla natura e al paesaggio, per riscoprire e coltivare una "cultura della natura” e per favorire la conoscenza del patrimonio verde dell’Italia, a cominciare dai suoi Beni. La nostra missione si basa sul principio che “si protegge ciò che si ama e si ama ciò che si conosce”: comprendere la natura, dunque, si rivela il modo per educarci a “proteggerla”. Oggi per un italiano sembra più facile riconoscere un monumento o una celebre opera d’arte che non le specie degli alberi intorno a noi, ma entrambe sono conoscenze fondamentali per un uomo colto e per un cittadino responsabile che abbia a cuore la tutela dell’immenso patrimonio italiano di arte e natura. Ecco perché il FAI dalla crisi generata dalla pandemia ha cercato di cogliere un’opportunità e per la prima volta, dopo 35 edizioni di Giornate FAI, presenta un programma di aperture interamente dedicato al rapporto tra Cultura e Natura, coinvolgendo i Beni e i territori in cui operano, nell’ambito della missione del FAI, le sue Delegazioni. Sarà sorprendente guardare l’Italia con occhi nuovi, e scoprire tutte le sue molteplici sfumature di “verde”.

Prendere parte alle Giornate FAI è anche un modo per partecipare alla missione di cura e tutela del patrimonio culturale italiano della Fondazione, che negli oltre due mesi e mezzo di chiusura ha interrotto tutte le attività, dalle visite nei Beni ai cantieri di restauro, agli eventi nazionali. Ora il FAI è ripartito, per questo, oltre al contributo minimo – 3 euro per chi è già iscritto al FAI, 5 euro per i non iscritti - richiesto all’atto della prenotazione online, tutti i visitatori potranno iscriversi al FAI con le quote agevolate (riduzione di 10 euro) presso tutti i luoghi aperti e i Beni della Fondazione.

L’elenco dei luoghi visitabili durante le Giornate FAI all’aperto offre al pubblico una variegata selezione di monumenti “verdi” e tutti all’aperto, tra cui diversi “Luoghi del Cuore” del patrimonio naturale e paesaggistico (promossi dal censimento in corso), inclusi itinerari o passeggiate nel verde urbano, campestre o montano (anche in relazione al “Progetto Alpe” recentemente lanciato dal FAI per promuovere la conoscenza e la frequentazione dell’Italia interna sopra i 600 metri). 

I LUOGHI VISITABILI IN CAMPANIA

Benevento
Passeggiata a Sant’Angelo a Piesco. Situata lungo il fiume Calore, a circa 7 Km da Benevento, Contrada Sant’Angelo a Piesco è attraversata dalla pista ciclo-pedonale Paesaggi sanniti realizzata dalla Provincia di Benevento. La zona ricade all’interno del Corridoio Ecologico Regionale e nell’Oasi Zone Umide Beneventane gestita dalla LIPU.

Riardo (CE) 
Masseria Mozzi-Masseria delle Sorgenti Ferrarelle. L'Oasi Ferarrelle FAI è una delle realtà territoriali più interessanti dell'Alto Casertano. Un’area di paesaggio italiano in cui Natura e Territorio si fondono con Industria e Cultura con un forte senso di Responsabilità Sociale di Impresa. All'interno dell'Oasi, la Masseria Mozzi, oggi sede dell'Azienda Agricola Masseria delle Sorgenti Ferrarelle e punto di ristoro dei visitatori, è un tipico esempio di casa rurale dei primi dell'800.

Pozzuoli (NA)
Rione Terra. Una passeggiata alla scoperta dell’anima che dà vita alla città di Pozzuoli, sospesa tra mare e vulcani.

Napoli
Molo San Vincenzo. Da anni si cerca una soluzione per rendere fruibile il molo dalle origini antichissime, attualmente interdetto al pubblico perché in parte di proprietà della marina militare.

Ercolano (NA)
Villa Campolieto. Villa vesuviana situata lungo il Miglio d'oro, nel comune di Ercolano, intervenne nel progetto per la sua realizzazione anche l’architetto Luigi Vanvitelli. Meravigliose le scalinate ellittiche speculari, il suggestivo porticato, la terrazza panoramica che affaccia sul Golfo di Napoli e sul Vesuvio.

Nola (NA)
Basiliche di Cimitile. Il Complesso basilicale nacque grazie alla lungimiranza e alla cultura di Meropio Ponzio Anicio Paolino (San Paolino), che arricchì con una vera e propria fioritura di basiliche e costruzioni assistenziali il sito cimitilese, attirando un numero considerevole di pellegrini. 

Salerno
Cupola maiolicata della Chiesa della SS. Annunziata. La decorazione della cupola della chiesa dell’Annunziata è stata realizzata con riggiole “ambrogette” e montate su legno con un sistema antichissimo, avvitate senza l’impiego di colle o cemento, un sistema straordinario e molto resistente. 
Villa Comunale. Nel 1997 il progetto di recupero della Villa Comunale di Salerno a opera dell'architetto Enrico Auletta è stato affrontato con le metodologie del restauro conservativo, non perseguendo la mera ricerca del ripristino delle condizioni originarie. Si è così scelto di ampliare la fase analitica di acquisizione di dati di tipo storico, floristico, funzionale per delineare un quadro sintetico di informazioni sulle qualità ancora presenti o recuperabili secondo lo spirito più proprio, il genius loci e la storia.

Visite a contributo minimo - da 3 o 5 euro - con prenotazione online obbligatoria su www.giornatefai.it (da consultare anche per eventuali modifiche di programmazione) fino a esaurimento posti ed entro venerdì 26 giugno alle ore 15.
Il numero di ingressi per visita è limitato e previsto in gruppi ristretti per rispettare le normative di sicurezza 

FOTO: Napoli, Molo San Vincenzo - ph Eliano Imperato © FAI - Fondo Ambiente Italiano


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