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Francesco Di Bella "Nuova Gianturco" feat "Stazione dell'arte"

Come ogni mese il Be Quiet propone la presentazione di un disco in concomitanza alla presentazione di una mostra Fotografica al foyer del Teatro Bellini in collaborazione con il collettivo Io Penso Che. Parteciperà all'evento nuovamente il giornalista e scrittore Enrico Nocera

Il 26 novembre è il turno di Francesco Di Bella che presenterà il suo nuovo album "Nuova Gianturco", in concomitanza dell'inagurazione della mostra fotografica "Stazione dell'arte" di Francesco Ferone

“Nuova Gianturco - spiega Francesco Di Bella a proposito del significato del disco - è un album scritto dalla periferia, pensando alla periferia. Nella mente degli urbanisti, i grattacieli che svettano sullo sfondo della ex area industriale avrebbero dovuto rappresentare la cornice perfetta per la rinascita di un quartiere, da rendere moderno e all’avanguardia. E invece hanno solo sigillato una distanza ingombrante, allontanando ancor di più il mare e la speranza dall’immediato entroterra di Napoli.
Eppure, quel vuoto apparente di Gianturco è in realtà pieno di storie: speranza, dolore, umanità, rabbia, che si incrociano e si confondono in maniera a volte imprevedibile. Sono proprio i sogni degli artisti e le speranze della gente che vi abita a poter trasformare la periferia, tutte le periferie del mondo, di cui quella napoletana è solo un singolo eppure meraviglioso esempio.
La musica di Nuova Gianturco nasce proprio qui, dove “l’amore non basta”, ma dove il mix di vite e culture differenti genera favole dal sapore d’Africa e d’Oriente, delicate ballate che riempiono di significato l’esistenza di chi vive ai margini. Giovani, anziani, sbandati o immigrati: tutti irrimediabilmente “cresciuti per sempre”, immersi nel flusso dolce e molto spesso doloroso della vita”.

La mostra fotografica presentata il 26 Novembre sarà quella di Francesco Ferone con il suo lavoro "Napoli : stazione dell'arte".
Un lavoro fotografico rivolto al dettaglio e alla conoscenza di quelle che a volte sembrano delle semplici "linee di trasporto", ma che al loro interno convogliano la ricerca di cultura che può essere portata anche nei luoghi di passaggio.
Un progetto fotografio che ripropone la contemporaneità legata al movimento, ma allo stesso tempo la necessità dell'attesa, legata allo studio dei particolari, alla capacità di cogliere degli attimi.
A ciò che a volte non pensiamo, ma è attorno a noi.


Ingresso Gratuito


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