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A Napoli il Festival del Cinema Spagnolo: madrina Rossy de Palma, attrice icona di Almodóvar

Nell’ambito dell’accodo pluriennale tra l’Ambasciata di Spagna in Italia e la Fondazione FOQUS, dopo la donazione dell’opera “Hermanos” di Josè Molinas, la Spagna ritorna ai Quartieri Spagnoli questa volta presentando insieme alla Fondazione, il Festival del Cinema Spagnolo.

Portando per la prima volta un’arena estiva di cinema su grande schermo ai Quartieri, nel corso dell’iniziativa sarà presentata una selezione dei migliori titoli spagnoli dell'ultima stagione, in versione originale con sottotitoli in italiano. Per l’occasione la Fondazione FOQUS (via di Portacarrese a Montecalvario 69, Napoli) allestisce una arena estiva nella corte interna della Fondazione, per 200 posti a sedere, inaugurando una attività cinematografica che proseguirà nell’autunno e nell’inverno prossimo.

La manifestazione (curata da EXIT Media, diretta da Federico Sartori e Iris Martin-Peralta e realizzata con il sostegno dell’Ambasciata di Spagna e di AC/E, il Ministero della Cultura spagnolo) si terrà dal 16 al 20 luglio, con una proposta di 5 lungometraggi e una selezione di cortometraggi che dimostra la vitalità e l’eterogeneità del cinema spagnolo, dando il via a una programmazione che si ripeterà ogni estate nei prossimi anni e a cui parteciperà la Film Commission Regione Campania, l’Accademia di Belle Arti di Napoli, Ferrarelle SpA, Assifero, il Comune di Napoli, l’Insituto Cervantes di Napoli, l’Ente del Turismo Spagnolo e la Fondazione con il Sud.

Questa prima edizione ai Quartieri Spagnoli avrà una madrina di eccezione: ROSSY DE PALMA, musa di Almodóvar, che inaugurerà la manifestazione martedì 16 alle ore 21, con il cult “Mujeres al borde de un ataque de nervios / Donne sull'orlo di una crisi di nervi” di Pedro Almodóvar. Nell’occasione, Rossy de Palma riceverà il Premio Quartieri Spagnoli di Napoli, un premio che la Fondazione FOQUS ha voluto per accompagnare questa prima edizione del festival. Il Premio Quartieri Spagnoli di Napoli sarà assegnato ogni anno a un artista spagnolo che meglio interpreta la relazione antica tra Napoli e la Spagna, attraverso l’arte, la cultura, uno stile di vita che ne denoti una particolare passione per la vita.

Il programma (sostenuto anche dalla Cineteca Basca):
Martedì 16 luglio, alle ore 21, “Mujeres al borde de un ataque de nervios / Donne sull'orlo di una crisi di nervi” di Pedro Almodóvar 
Mercoledì 17 luglio, alle ore 21 con “Carmen y Lola”, opera prima di Arantxa Echevarria: una potente favola gitana, applauditissima al Festival di Cannes e fresca vincitrice di due Premi Goya: Miglior opera prima e Miglior Attrice esordiente. 
Giovedì 18 luglio, alle ore 21, con l’esilarante “Muchos hijos, un mono y un castillo / Molti figli, una scimmia e un castello” di Gustavo Salmeron, altro Premio Goya, vero e proprio caso cinematografico in Spagna e campione al box office. 
Venerdì 19 luglio, alle ore 21, “Yuli” di Icíar Bollaín (“Ti do i miei occhi”, “El olivo”), in anteprima assoluta - biopic sul ballerino cubano Carlos Acosta, leggenda vivente della danza che da piccolo si rifiutava di ballare poiché preferiva il pallone. Il film si è aggiudicato il premio alla Miglior Sceneggiatura al Festival di San Sebastian per Paul Laverty,  lo sceneggiatore di Ken Loach e Palma d'Oro per “Io, Daniel Blake”.
Sabato 20 luglio, alle 21, sarà proiettata l’acclamata commedia “Campeones” di Javier Fesser, Miglior film agli ultimi Premio Goya, che racconta la storia di un allenatore di pallacanestro condannato a nove mesi di servizi sociali ad allenare una squadra di persone con disabilità intellettiva (in collaborazione con il Centro ARGO, che ha sede presso la Fondazione FOQUS).

Il programma è arricchito da una selezione di corti targati Kimuak che da mercoledì 17 a sabato 20 sarà in programma alle ore 19 presso la Sala dei Caratteri.

L'immagine ufficiale della 12a edizione del Festival del Cinema Spagnolo è opera di Esteban Villalta Marzi, artista italo-spagnolo di fama internazionale che tra gli anni Ottanta e Novanta diventa un membro attivo del movimento artistico “Movida Madrilena”, confermandosi come uno dei maggiori esponenti della Pop Art europea. 
 


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