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“Digito, ergo Sum”: la mostra di Letizia Caiazzo a Villa Fiorentino

Centoventi opere che raccolgono dieci anni di produzione, la Summa del percorso artistico.
Nella prestigiosa location di Villa Fiorentino, nota ai Sorrentini come Villa Fazzoletti, si terrà a partire dal prossimo 17 aprile e fino al 16 maggio la mostra personale dell’artista Letizia Caiazzo “Digito ergo Sum”.

Grazie alla Fondazione Sorrento, dedita alla promozione della cultura e dell’arte, sarà possibile ammirare lungo le sale della Villa, le opere dell’artista specializzata in pittura, fotografia ed arte digitale. Sarà ufficialmente presentato nel corso dell’inaugurazione, l’imponente catalogo a cura e con testo introduttivo del prof. Nuccio Mula, critico internazionale d’arte, giornalista, docente universitario di fenomenologia delle arti contemporanee e di fenomenologia dell’immagine, nonchè di teoria della percezione e psicologia della forma presso l’accademia di belle arti “Michelangelo” di Agrigento.

Si tratta di un’esposizione che raccoglie l’intero percorso artistico dell’autrice: circa 120 opere, realizzate lungo l’ultimo decennio, imperniate intorno ai temi della vita, quali, l’amore, la natura, la poesia e la musica, nonché temi di rilevanza storico- sociale, quali i migranti, la pandemia, le sane inquietudini.

“Sono ispirata dai sentimenti dell’animo” afferma l’artista; “Il motto che guida la mia mano è La Bellezza salverà il mondo”.
La Caiazzo realizza le sue opere con strumenti digitali e software grafici, sapientemente utilizzati per ricercare le espressioni più alte dell’Idea che muove la creazione, raggiungendo un’originalità linguistica tale da esprimere al massimo la componente umana dell’opera stessa. D’altro canto l’arte digitale si è imposta nell’arte contemporanea proprio per la comunicazione estetica in grado di valicare confini e creare contesti interculturali.
La sua feconda carriera è stata contrassegnata da riconoscimenti e consensi di autorevoli critici d’arte, designata fra le massime esponenti della Cyber pittura in campo internazionale.
Ricordanze, memorie ancestrali che emergono da paesaggi che esprimono visioni proiettate in contesti spazio temporali che lasciano ampie possibilità di lettura.
Colori talora sfolgoranti, talora cupi che evocano opposti sentimenti. Dalla felicità, alla passione, dall’eros al patos, Amore e Sofferenza o meglio Compassione, compenetrazione dei Sensi.
Volti di donne sconosciute o anonime che esprimono nello sguardo e nei tratti i sentimenti più intimi. Una carrellata di opere che si lasciano ammirare ed al contempo interpretare e che ognuno saprà leggere attraverso il proprio background emozionale, carpendo il nocciolo dell’Essenza.
Adele Paturzo

L'ingresso dei visitatori, sempre libero e gratuito, sarà condizionato ovviamente dalle disposizioni vigenti nel periodo della mostra.


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