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Mary Cinque presenta la personale pittorica “Cult-”

Giovedì 14 aprile, alle ore 18,00, presso lo spazio “Home&More”, sarà inaugurata la personale pittorica di Mary Cinque dal titolo “Cult-”, a cura di Chiara Reale, nell'ambito della rassegna “Say no to trash”, ideata da Sabrina Vitiello. La mostra è visitabile fino al 10 maggio 2016. L'arte che ci invita al 'no to trash': No/rifiuto - Si/recupero, è attenta al rapporto che l'uomo vive con gli elementi naturali. La Terra Madre, così sacra e preziosa, viene celebrata attraverso la rassegna, per ricordare che il mistero della vita e i suoi valori carichi di ''recuperata'' dignità,si celano in zolle quotidiane sui cui l'uomo si muove, pronte a vibrare di dense definizioni.

“Cult-” nasce dall'unione di due “racconti pittorici” affini, il racconto “dei luoghi” e quello “delle cose”. Il titolo della mostra richiama la comune radice che i termini coltura e cultura hanno, mettendo in evidenza il forte legame che unisce i due concetti. Luoghi e oggetti sono rispettivamente il contenitore e il contenuto dentro e intorno a cui l'uomo vive, con cui interagisce e su cui opera modificandoli continuamente entrambi. Il rispetto per l'ambiente così come la sua capacità di creare cose sono entrambi espressione di civiltà, ed alla base dell'individuazione della necessità di armonia fra i nostri bisogni e il mondo che ci circonda c'è appunto la cultura.

I lavori della serie "Oleum" si ispirano al Mediterraneo e alla capacità evocativa che la sua vegetazione, la luce, gli odori e i suoni ha sui popoli che nascono e vivono quei luoghi. E' facile riconoscere sui fogli di carta forno grezza e carta riciclata di cioccolatini, tracciati con smalto nero, l'odoroso mirto, il perseverante lentisco e le nodose radici di ulivi secolari. Forme comuni a luoghi geograficamente anche molto lontani fra loro ci ricordano che anche noi siamo, come gli ulivi e i suoi frutti, nati dalla terra, grazie alla forza della natura. Il messaggio è semplice e complesso allo stesso tempo: veniamo dalla terra e per questo dobbiamo occuparcene, come fa l'arte con tutto ciò che incontra.

Dai luoghi si passa agli oggetti: dalle delicate linee degli Oleum si passa alla serie Display. 12 piccole tele ritraggono oggetti e prodotti di uso quotidiano, piccoli capolavori di design a cui le aziende produttive dedicano, in gran parte dei casi, anche una particolare etica del ciclo produttivo. Un omaggio all'ingegno umano, soprattutto quando è in grado di fondere bellezza e attenzione per l'ambiente, la salute, la tradizione. L'interazione persone-cose-ambiente ricorre nel pensiero artistico di Mary Cinque, in questa mostra ciò si può comprendere ancora più esplicitamente.

Mary Cinque, artista di origini campane, classe 1979, segue i corsi di pittura e decorazione presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli, prima, e quella di Brera, poi. Nel 2006 una permanenza di tre mesi come au pair tra Philadelphia e New York (e una parentesi come art assistant di Jennifer Blazina, docente alla Drexel University) influenza fortemente il suo lavoro, come tutti i viaggi, più o meno lunghi, che non può fare a meno di intraprendere continuamente. Nel 2010 partecipa al workshop "Capturing the elusive here" tenuto dall'artista ispano-americano Isidro Blasco presso AreaOdeon a Monza e alla mostra Eruption presso la White box gallery di New York. Espone alla 54° Biennale d'arte di Venezia. Nel 2012 è segnalata dalla professoressa Ada Patrizia Fiorillo al Premio Bice Bugatti - Giovanni Segantini. E' tra i finalisti del premio Marina di Ravenna 2012 e del concorso Centro-Periferia 2014 di Federculture. La sua opera "Salon d'automne" è presente nel Museo di arte ambientale di Giffoni Sei Casali. Nel 2014 ha collaborato, con il collettivo olandese Company New Heroes, al progetto europeo Seismic sull'innovazione urbana e allo European Youth Exchange Babel a Turku (Finlandia). Nel 2015 la sua personale "Un'idea di Parigi" (a cura di Chiara Reale e Lara Carbonara) è ospitata presso l'istituto francese di Napoli. E' del 2016 la sua partecipazione a SetUP Art Fair con la galleria Casa Turese; nello stesso anno tiene la sua personale "Genius Cinque", a cura di Gianni Nappa, presso lo Showroom Amarelli. La sua opera "Puntini (Lanificio)" illustra la poesia "Condominio Napoli" di Benigni, nel numero 4 della rivista di poesia Levania.


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