Economia

A.A.A. 6mila pizzaioli cercasi, ma non si trovano nonostante la crisi

È la sintesi di un report del centro studi Fipe che sarà al centro di una discussione il 16 aprile al "Pizza World Show" di Parma. Tantissime le richieste in tutta Italia, ma si fatica a reperire personale qualificato

Pizza

Cresce sempre di più la richiesta di pizzaioli qualificati da impiegare nelle tante pizzerie italiane, sono circa 6mila i professionisti richiesti, eppure nonostante la crisi e la disoccupazione si fa fatica a trovarli.

È questa la sintesi estrema di un più ampio report del centro studi Fipe, la federazione italiana pubblici esercizi aderente a Confcommercio Imprese per l’Italia, che sarà punto di partenza della discussione che si svolgerà alla tavola rotonda del 16 aprile, al “Pizza World Show”, Fiera Parma.

La conseguenza diretta, spiegano dal Fipe, è che la molti gestori sono costretti ad accontentarsi di personale non qualificato al quale devono erogare anche una formazione adeguata. Eppure la richiesta arriva soprattutto da piccole imprese che, in caso su due (escludendo le assunzioni stagionali), assumono a tempo determinato. Parliamo di un settore (pizzerie e pizzetterie al taglio) che conta oltre 50mila esercizi per un fatturato aggregato di circa nove miliardi di euro.

"A sviluppare una domanda di lavoro qualificato così alta nelle pizzerie, dove la forza lavoro complessiva arriva a 240mila occupati, è la produzione" spiegano ancora dal Fipe.

Il report della Fipe si sofferma poi anche sulle abitudini dei consumatori rispetto al prodotto-pizza, un alimento che appare sempre molto gradito e molto acquistato, anche per il suo basso costo: "secondo gli ultimi dati dell’osservatorio prezzi, infatti, un pasto in pizzeria, se l’ordinazione si limita a pizza e bibita, ha un costo compreso tra i 7 e gli 11 euro" si legge ancora.
 


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