Economia

Rincari nel settore trasporti, è stato un dicembre da record

L'aumento delle accise sui carburanti ha causato aumenti per voli, treni e auto. La situazione peggiora anche per alimenti, vestiti ed energia. Associazioni dei cosumatori contro gli speculatori: "Denunce e controlli"

Distributore di carburante

Dicembre da dimenticare nella relazione tra popolo napoletano e trasporti. Come riferiscono Livio Coppola e Marco Toriello in un’inchiesta effettuata per il quotidiano il Mattino, il vertiginoso aumento di tasse e costo carburante si sono riflessi in rincari su prezzi di ogni tipo di mezzo: navi, aerei, treni e ovviamente sull’uso dell’automobile.

Ma il peggio non è ancora finito. Ad aumentare infatti in maniera sconcertante, spiegano ancora i due giornalisti, sono anche i costi dell’energia domestica, dei cibi e del vestiario. Insomma, tasche sempre meno piene e difficoltà sempre maggiori a tirare avanti. Una situazione che, stando a guardare i dati Istat sembrerebbe dover peggiorare ancora. Solo per quanto riguarda il settore della mobilità (sia pubblica che privata) i dati dicono che in un anno l’aumento nell'ultimo anno si è attestato intorno al 6 per cento ed è destinato a crescere. Addirittura il rincaro tocca quota 35 per cento se si considerano nello specifico i soli voli nazionali. Cifra chiaramente da capogiro.

La causa principale dei rincari, sarebbe da rintracciare nel grosso aumento del costo dei carburanti (in particolare delle accise). A schierarsi dalla parte dei cittadini ci pensano ovviamente Federconsumatori, Adusbef e Codacons e tutte le associazioni di consumatori, che dichiarano guerra agli speculatori annunciando controlli serratissimi e denunce per i commercianti che abuseranno o tenteranno di cavalcare l’onda dei rincari esasperando così una situazione già tragica ed ai limiti della sopravvivenza per troppe famiglie napoletane.


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