Cultura

Il Napoli Teatro Festival spegne dieci candeline: apertura con Battiato

Presentata nel Teatrino di Corte di Palazzo Reale, l'edizione della kermesse presieduta per la prima volta da Ruggero Cappuccio

Nel nome della riunificazione delle arti e del sapore del ricordo, di proustiana memoria, che dà un senso alle cose che ci circondano e combatte l'imbarbarimento del costumi, è stata presentata nel Teatrino di Corte di Palazzo Reale, la decima edizione del Napoli Teatro Festival (5 giugno / 10 luglio 2017) diretta da Ruggero Cappuccio.

Cappuccio, al suo debutto alla direzione della kermesse campana, descrive con entusiasmo e passione tutte le tappe di quello che sarà un vero e proprio viaggio nelle arti (circa 80 titoli suddivisi in dieci sezioni), dalla recitazione, alla musica, il festival si aprirà con un concerto di Franco Battiato il 5 giugno in Piazza del Plebiscito, passando anche per la fotografia con l'estro creativo di Mimmo Paladino che ha curato artisticamente i manifesti del festival, includendo la danza, il cinema (in collaborazione con il Festival Letteratura di Mantova), la moda (con mostre sui costumi di scena, dal Gattopardo a The Young Pope) e lo sport con la sezione SportOpera che affronterà la figura "arbitrale", per sua natura e per questo odiata da tutti i tifosi, dell'arbitro.

"Sarà un Festival della città, di Napoli e per Napoli", afferma Cappuccio che per il suo Festival ha voluto prezzi "popolari" alla portata di tutti (8 euro il biglietto unico, 5 euro per gli under 30 e ingresso gratuito per i disabili e le fasce di pensionati che percepiscono la pensione minima). L'obiettivo, continua il direttore, è quello di creare inclusione culturale, in cui il teatro rappresenta un diritto e un dovere civile, un senso di appartenenza comune che valica confini geografici e di classe sociale, aprendosi al respiro internazionale dei tanti attori e registi che saranno ospiti della manifestazione (Eimuntas Nekrosius, Peter Brook, Tomislav Janezic).

Ancora, tanti i luoghi del Festival, da Palazzo Reale, che sarà la casa del Festival, alle Piazze di Napoli ai Teatri (Nest, Politeama, Bellini, San Carlo) alle ville (Villa Pignatelli e Palazzo Cellamare) fino ad arrivare alle altre principali città della Campania che saranno palcoscenico di diverse performance in un percorso che le accosta agli elementi della natura. Salerno sarà associata al tema dell’acqua, Benevento a quello del fuoco, Caserta a quello dell’aria, Avellino a quello della terra.

Grande ricchezza di iniziative culturali, quindi, come sottilinea anche il Governatore della Campania Vincenzo De Luca, presente al tavolo della conferenza, che ha dichiarato di avere fatto una precisa scelta di bilancio, investendo 4 milioni di euro nella manifestazione e rimarca il fondamentale ruolo che la città di Napoli ricopre in quanto palcoscenico del Teatro dell'Umanesimo, capoluogo dal respiro internazionale che non può essere schiacciata sotto il peso di un ribellismo idiota e inconcludente, a discapito di un'organizzazione stabile della città che va, invece, perseguita. Insomma, non mancano le, neanche troppo velate, allusioni e critiche alla vena rivoluzionaria del Sindaco De Magistris.  

Programma completo su https://www.napoliteatrofestival.it/


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