Cultura

A Napoli il Teatro trova casa: spettacoli in chiese, musei, giardini e ovunque sia possibile recitare. Il programma

Primo appuntamento dedicato alle madri, attraverso le parole di Erri De Luca, Paulo Coelho, Salvatore Di Giacomo e tanti altri, accompagnate dalla musica che spazia dalla tradizione napoletana a Fabrizio De Andrè

Foto Il Teatro Cerca Casa Official

Il Teatro che "cerca casa" a Napoli la trova. In occasione dei festeggiamenti per i dieci anni della rassegna ideata dal drammaturgo Manlio Santanelli e organizzata da Livia Coletta, si recita non soltanto nei salotti privati, ma anche nei luoghi sacri, nei musei, nei giardini, in tutti i posti dove si possa fare teatro.

Si parte con la Congregazione Ecce Homo al Cerriglio, che ospiterà ogni mese uno spettacolo:

il primo appuntamento questo venerdì, 17 dicembre, alle ore 20.00, con "Mater" di Francesco Viglietti, accompagnato al piano da Gabriella De Carlo.

Nel corso dei millenni – commenta Santanelli - la donna ha vissuto di volta in volta croci e delizie, splendori e miserie; più volte nella polvere, più volte sugli altari (per parafrasare il Manzoni). Nello spettacolo Mater, la figura femminile procede dalla Madre di Dio fino alle creature dei nostri giorni, rivelandosi regina del genere umano, che deve a Lei la vita in tutte le sue manifestazioni”.

Mater

Genere teatro-canzone, in questa messinscena, la musica accompagna la narrazione attraverso brani che spaziano dal Fabrizio De André della Buona novella a quelle viscerali di Enzo Avitabile fino a quelle mediterranee scritte da Antonio Sinagra e ai canti dell'antica tradizione napoletana.

A dar voce e corpo a questa sorta di “pellegrinaggio teatrale” è l’artista Francesco Viglietti, accompagnato al pianoforte dal maestro Gabriella De Carlo.

“Il nome del padre inaugura il segno della croce, ma è il nome della madre a inaugurare la vita - spiega l'autore - In ebraico אִמָא Miriam, la Madre, ha due emme, una d'esordio e una di fine parola. Hanno due forme opposte: la emme finale è chiusa da ogni lato, quella iniziale è gonfia e ha un'apertura verso il basso, una emme incinta.

E come nelle invocazioni “Mamma d’’o Carmene, Mamma ‘e Pumpei, Mamma ‘e ll’ arco”, il richiamo a colei, dispensatrice di protezione o di richiami affettivi prepotenti, ancestrali, ha spesso sfumature amare o ironiche. Ed è proprio di queste sfumature, che lo spettacolo Mater si carica, per poi raccontarle attraverso le parole di Erri De Luca, Paulo Coelho, Salvatore Di Giacomo e tanti altri.

Ecce Homo al Cerriglio

La Chiesa dell’Ecce Homo al Cerriglio, è stata realizzata nel 1620 e si trova nell'omonima strada, compresa nell’insula della Chiesa di S. Maria la Nova, (realizzata nel 1279 per concessione del re Carlo I d'Angiò ai frati francescani).

All'interno della Chiesa vi è la "Scala Santa”, che si compone di 33 gradini in marmo, messi in opera cominciando dall'alto in modo che non fossero calpestati dai piedi dei muratori, ma toccati solo dalle ginocchia dei fedeli che la salivano, pregando e chiedendo grazie. Nella tradizione cristiana la Scala Santa è la scala salita da Gesù per raggiungere l'aula dove avrebbe subìto l'interrogatorio di Ponzio Pilato prima della crocifissione: può quindi considerarsi la misura della devozione popolare alla Passione.


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