Cultura

Commissario Ricciardi 2, quali sono le location della seconda puntata?

Dal Palazzo Reale al Dipartimento di Scienze Politiche, ecco dove sono state girate alcune delle scene principali del secondo episodio

Il 6 marzo è finalmente tornato su Rai 1 "Il Commissario Ricciardi" con i nuovi episodi della seconda stagione. La serie tratta dai romanzi di Maurizio de Giovanni, e diretta da Gianpaolo Tescari , è ambientata ancora una volta nella Napoli degli anni ’30, in pieno periodo fascista, dove il protagonista, Luigi Alfredo Ricciardi (Lino Guanciale), vive e lavora. Nella seconda stagione, composta da 4 episodi, appaiono alcuni storici monumenti e palazzi nobiliari, ma anche luoghi simbolo di Napoli come il Teatro di San Carlo, il Museo e Real Bosco di Capodimonte, l‘Università Federico II, il Museo Archeologico, la Galleria Principe Umberto e il Palazzo Reale. E, ancora, lo splendido Complesso monumentale dell’Annunziata “Ruota”, lo storico Caffè Gambrinus e la suggestiva Piazza del Plebiscito. Alcune scenografie sono state invece ricostruite nell’ex base Nato di Bagnoli, come quelle di Via Toledo e gli interni del Teatro San Carlo.

La produzione si è poi spostata a Taranto, dove ha girato alcune scene tra le stradine della città vecchia. Oltre al comune pugliese, anche altre città hanno ospitato il cast tecnico e artistico, tra cui Capua, Castel Volturno e Marcianise (in provincia di Caserta), e Nocera Inferiore (in provincia Salerno). Ma vediamo in quali location sono state girate alcune delle scene principali del secondo episodio ("Anime di vetro") de Il Commissario Ricciardi 2.

Eutostars Hotel Excelsior

Nel meraviglioso Hotel Excelsior, situato sul lungomare di Napoli, vicino all’emblematico Castel dell’Ovo, pernotta l’ufficiale tedesco Manfredi giunto a Napoli per un nuovo incarico e soprattutto per riavvicinarsi ad Enrica e conoscere la sua famiglia.

Piazza Matteotti

Nella scena successiva il Commissario Ricciardi si reca in Questura per il nuovo caso. La Questura ha sede (nella fiction) a Piazza Matteotti, dove nella realtà si trova il Palazzo delle Poste di Napoli, uno degli edifici più iconici della città, annoverato tra i capolavori dell’architettura del Novecento. L’edificio fu inaugurato nel 1936 come “Centro delle Istituzioni” poichè doveva comprende Palazzi della Questura, della Provincia, della Finanza, dei Mutilati e delle Regie Poste.

Chiesa dei Santi Marcellino e Festo

Nella monumentale Chiesa dei Santi Marcellino e Festo, nel centro storico, presso il largo San Marcellino, il papà di Enrica si reca per chiedere consiglio a Don Pierino. Al padre confida che la figlia soffre poiché è innamorata del Commissario Ricciardi, il quale però non sembra avere intenzione di volerla sposare.

Caffè Gambrinus

In questa storica caffetteria del XIX secolo, e luogo simbolo di Napoli, il Commissario Ricciardi discute del caso con il brigadiere Raffale Maione (Antonio Milo). Ed è sempre qui, in qualche scena più avanti, che Ricciardi sarà accusato dai fascisti di avere atteggiamenti omosessuali mentre beveva un drink in compagnia del dott. Bruno Modo, medico legale e suo grande amico.

Dipartimento dei Scienze Politiche

Nel giardino del cortile interno del Dipartimento dei Scienze Politiche, in via Leopoldo Rodinò, Ricciardi incontra il dott. Bruno Modo per avere dettagli riguardo le circostanze in cui è morto l’avvocato Piro, poiché non è convinto della versione riportata dal conte Romualdo Palmieri di Roccaspina che si è autoaccusato dell’omicidio.

Palazzo Reale

Sulla terrazza rooftop del meraviglioso Palazzo Reale di Napoli, Ricciardi incontra Moscato, l’avvocato del conte Palmieri, per pianificare un modo che porti il conte a confessare la verità e cioè che non è lui il colpevole.

Palazzo Trabucco

Qui ha sede la dimora dell’avvocato Piro. Il commissario Ricciardi si reca, in compagnia del brigadiere Maione, in visita alla moglie per cercare nuovi indizi utili alla risoluzione del caso.

Salita del Gigante

Nei giardinetti in via Cesario Console, cosiddetta “Salita del Gigante”, Ricciardi incontra Enrica e le parla per tentare un riavvicinamento. La via è oggi dedicata a Cesario Console, un condottiero figlio di Sergio I duca di Napoli, che nell’849 batté i Saraceni, ma è stata per secoli chiamata Salita (o discesa) del Gigante. Il Gigante era una statua posta presso il palazzo vicereale all’inizio della discesa e si trattava di un colossale busto di Giove rinvenuto a Cuma.


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