Cucina

Le 10 cose che i turisti devono mangiare a Napoli

Le eccellenze napoletane sono tante ma ci sono almeno nove cose che un turista che viene a Napoli deve assolutamente assaggiare

In questi giorni, con il ponte dell'Immacolata alle porte gli alberghi di ogni ordine e grado sono sold out in città, vogliamo quindi dare dieci consigli culinari ai turisti che visiteranno Napoli nei prossimi giorni.

Ci sono dieci cose che si devono assaggiare per forza se si viene in città, altrimenti è come non averla visitata.

Si può lasciare Napoli senza aver assaggiato la mitica pizza fritta? Direi di no. Quella della pizzeria Zia Esterina, di Gino Sorbillo, a piazza Trieste e Trento offre la possibilità di coniugare materie prime di ottima qualità, antica tradizione e la comodità di una sosta al volo tra una visita e un'altra al patrimonio artistico partenopeo. Frittura eccellente, la pizza arriva nelle vostre mani praticamente asciutta.

Prima che l'aperitivo andasse di moda, il classico pre cena, ma anche post, a Napoli è sempre stato birra e taralli. Non confondiamoci però, c'è differenza tra il tarllino all'olio e sua maestà il tarallo 'nzogna e pepe napoletano. Profumato, fragrante e con i tre ingredienti base che gli danno croccantezza, sapore deciso e profumo: sugna, pepe e mandorle. Dove comprarli? Da Leopoldo Infante a via Foria si va sul sicuro.

Sarà l'acqua, sarà l'aria sarà la mano sapiente dei napoletani ma a noi il caffè viene proprio bene. Sicuramente nessuno sarà deluso in qualunque punto della città, ma se volete il caffè classico, con le tre C (Comm Ca... Coce), denso e dall'aroma inconfondibile, prima di partire dalla Stazione di Napoli Centrale, fermatevi a piazza Garibaldi al bar Mexico, dopo non vorrete più ripartire.

Per gli amanti della carne e della tradizione domenicale del ragù non c'è posto migliore del Tandem che, a via Mezzocannone, fa porzioni di gnocchi, ziti spezzati e carne, tutto rigorosamente al ragù, da asporto. Parafrasando Eduardo De Filippo, non è "carne c'a pummarola" ma un signor ragù che potrete gustare in loco o portar via, ma proprio via con voi in un'altra città.

Avete voglia di una colazione dolce? Il fiocco di Neve di Poppella consente di mettere insieme la leggerezza della brioche napoletana, la golosità della crema di latte e ricotta con una dimensione da "tre morsi" che lascia soddisfatti ma non appesantiti. Stessa qualità sia nella sede storica della Sanità che nella più recente di via Santa Brigida.

Si dice che fritto è buono tutto, pure i lacci delle scarpe. Non è sempre vero ma se passate alla friggitoria Fiorenzano che ha da poco riaperto nella sede storica di Montesanto, vi fanno buoni pure quelli. però, fossi in voi, chiederei la frittatina classica con bucatini, besciamella, piselli e carne macinata che è pura poesia.

Siete dalle parti di via Toledo e vi viene quella voglia di dolce alla quale proprio non si può resistere? Niente paura, sappiamo come soccorrervi: un babà da Mary nella Galleria Umberto fa al caso vostro. Ce ne sono di tutte le dimensioni, dal classico a quello con panna, fragoline o cioccolato. A voi la scelta.

E che fate, il babà si e la sfogliatella no? Sarebbe un sacrilegio! Vi consigliamo Cuori di Sfogliatella di Ferrieri a Corso Novara così da far contenti i puristi con la riccia e la frolla classiche ma anche gli innovatori che potranno assaggiarne tante dai gusti diversi, sia dolci che salate.

Nel tour culinario di Napoli può mai mancare la pizza tonda al piatto? Giammai! Sono tanti i posti in città dove la pizza è buona ma la qualità vera si decide sulla margherita, la pizza regina è il metro di misura e su questo non ci piove, la migliore da Michele, a pochi passi dal Teatro Trianon che sui banchi di marmo dove si stà seduti anche accanto a sconosciuti, come si faceva un tempo, serve solo margherita e marinara.


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