Cronaca

Dato alle fiamme mentre parla con la fidanzata: le sue condizioni sono ancora gravi

La richiesta arriva dal legale del principale indagato

La Procura di Napoli Nord ha chiesto e ottenuto dal gip Daniele Grunieri un incidente probatorio durante il quale verranno prese in esame le dichiarazioni rese nella prima fase delle indagini dal fratello e dalla madre Nicola Liguori, il 36enne dato alle fiamme la notte dello scorso 30 giugno mentre era su una panchina a Frattamaggiore, mentre effettuava una videochiamata con la fidanzata.

L'accusato, per tale episodio, è il 39enne Pasquale Pezzella che avrebbe lanciato del liquido infiammabile sull’uomo, suo conoscente, forse aiutato da un complice. L’esame e il controesame dei testimoni è fissato per il 18 luglio. Pezzella, difeso dall’avvocato Fernando Pellino, anche durante l’udienza di convalida dello scorso 5 luglio, che ha confermato il carcere, ha sempre respinto ogni accusa.

Ieri, intanto, davanti al Tribunale del Riesame di Napoli, si è tenuta l’udienza d’appello durante la quale l’avvocato Pellino, ha ribadito che gli elementi di prova forniti si basano soprattutto sulle dichiarazioni - come detto - del fratello e della mamma della vittima e, a suo dire, le stesse sarebbero insufficienti per delineare le eventuali responsabilità del suo assistito.

Pertanto, il legale ha chiesto i domiciliari per l'accusato che - al momento - deve rispondere di tentato omicidio volontario. Intanto, le condizioni Liguori restano gravi, anche se in leggero miglioramento. Il 36enne resta ancora ricoverato nel centro specializzato di Bari.


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