Cronaca

Carcere di Secondigliano: nasce lo Spazio Giallo dedicato ai bambini

Il percorso di accoglienza creato dall'associazione Bambinisenzasbarre aiuta i piccoli a orientarsi e ad attenuare l'impatto con un ambiente potenzialmente traumatico

Per la prima volta al Sud la rete di accoglienza per i figli di genitori detenuti. È stato inaugurato nelle scorse ore lo Spazio Giallo creato all’interno del carcere di Secondigliano a Napoli: il percorso di accoglienza creato dall’associazione Bambinisenzasbarre che aiuta il bambino a orientarsi e ad attenuare l’impatto con un ambiente potenzialmente traumatico.

Liberato Guerriero, direttore della Casa Circondariale di Secondigliano, si è detto felice di poter ospitare il progetto sostenuto dall’Associazione Enel Cuore, Fondazione Banco di Napoli e Fondazione Banca delle Comunicazioni. Una novità che sarà a disposizione dei circa 5mila figli che entrano ogni anno nel carcere napoletano per incontrare il proprio papà.

Il bambino che entra in carcere ha bisogno di orientarsi nei luoghi e nei momenti che andrà a vivere, riconoscendoli. Per questo lo Spazio Giallo è organizzato da due elementi: TROVOPAPA, una mappa che mostra loro il percorso prima di raggiungere il proprio genitore; ASPETTO QUI, lo spazio fisico all’interno del carcere dove i bambini si preparano all’incontro con il genitore e “decantano” le emozioni dell’incontro avvenuto.

Nello Spazio Giallo, gli operatori possono intercettare i bisogni dei più piccoli, accoglierli in uno spazio dedicato a loro dove si preparano all’incontro con il genitore.  L’inaugurazione a Napoli fa parte delle iniziative della Campagna europea “Non un mio crimine, ma una mia condanna”, alla quale Bambinisenzasbarre partecipa per il settimo anno.


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