Cronaca

I marinai della Savina Caylyn liberi: un sequestro lungo 11 mesi

Natale a casa per i cinque italiani a bordo della petroliera. Il Presidente del Consiglio Monti ha espresso la sua più viva soddisfazione per il rilascio dell'equipaggio. Felicità a Procida, luogo d'origine di diversi marinai

Lo striscione sulla facciata del Comune di Napol

La Savina Caylyn, presa in ostaggio dai pirati somali lo scorso febbraio, è stata liberata alle 14, ora locale. Undici mesi di angoscia e terrore per i marittimi che, più volte, avevano lanciato appelli per la loro liberazione attraverso la stampa.

Il Presidente del Consiglio Mario Monti ha espresso la sua più viva soddisfazione per il rilascio dell'equipaggio e della nave italiana. Come si legge in una nota di Palazzo Chigi, Monti si sente molto vicino ai 5 marinai italiani rilasciati, e alle loro famiglie, per la dura prova che hanno dovuto sopportare in questi lunghi mesi di attesa. E la notizia si è diffusa rapidamente a Procida, luogo d'origine di diversi marinai.

La nave della compagnia D'Amato sequestrata vicino all'isola yemenita di Socotra, ricordiamo, ha cinque italiani a bordo: Giuseppe Lubrano Lavadera, comandante della nave, e Crescenzo Guardascione, terzo ufficiale di coperta, entrambi di Procida ; Gianmaria Cesaro, allievo di coperta, di Sorrento; Antonio Verrecchia, direttore di macchina, di Gaeta, ed Eugenio Bon, primo ufficiale di coperta, di Trieste.

PAGATO UN RISCATTO? - Secondo il sito Somalia Report, che cita fonti dei pirati, per il rilascio della petroliera sarebbe stato pagato un riscatto di 11,5 milioni di dollari in due tranche. Il primo pagamento, di 8,5 milioni di dollari, sarebbe stato effettuato all'alba di oggi, ora locale. In seguito sarebbero stati pagati altri 3 milioni.

LA GIOIA DEI FAMILIARI -  Libera, la figlia del comandante Giuseppe Lubrano Lavadera, esulta sulla sua pagina Facebook. Per Adriano Bon, padre di Eugenio, primo ufficiale della nave, è la fine di un incubo. 

I COMMENTI DAL MONDO POLITICO - "Sono contento della liberazione dei marinai della Savina Caylyn. Sarà un Natale speciale per loro e le loro famiglie. Ora, con sollievo, possiamo rimuovere lo striscione che abbiamo tenuto sulla facciata del palazzo sede del Comune di Napoli", ha scritto sul suo profilo Facebook il sindaco Luigi de Magistris.

Queste invece le parole del presidente della Regione Campania Stefano Caldoro: “Sono contento per i nostri marinai e per i loro familiari, che finalmente possono abbracciarli dopo undici mesi di prigionia”.

Per Luigi Cesaro, presidente della Provincia di Napoli: "Troppo bello per essere vero. Solo due giorni fa mi ero augurato che la liberazione dei marinai della Savina Caylyn avvenisse entro la fine dell'anno. Il mio desiderio si è avverato addirittura alla vigilia di Natale e, per questo motivo, la straordinaria notizia assume un significato ancora più profondo. Questo è il più bel regalo che io e i napoletani potevamo ricevere: la mia gratitudine immensa va a tutti quelli che si sono impegnati, in questi mesi di tensioni e trepidanti attese, a salvare i nostri marinai da un destino assurdo e disumano. In questo momento di estrema gioia, però, il mio pensiero più grande va alle famiglie procidane e sorrentine dei nostri uomini di mare che finalmente, dopo oltre dieci mesi di speranza e di angoscia, possono stringersi intorno ai propri cari e trascorrere nel modo più bello e vero la festa della Natività".

 

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