Cronaca

Covid, blitz attivisti all'Asl. La risposta: "Fake news a favore di cellulare"

Le reti sociali hanno inscenato una protesta per l'assistenza domiciliare e i tamponi gratis

Le proteste (foto Iskra)

"Una fake news a favore di cellulare". Duro il commento dell’Asl Napoli 1 Centro alla protesta inscenata stamane presso la sede della sua Direzione Generale. Secondo l'azienda non si trattava di "una protesta o una richiesta di confronto" bensi di "un vero e proprio blitz nel corso del quale la sede è servita esclusivamente da set. Striscioni e slogan per foto e video, e poi via. Senza alcuna consapevolezza dello sforzo organizzativo messo in campo dall’inizio della pandemia, né tantomeno senza alcuna contezza di quanto fatto per garantire assistenza e sostegno ai pazienti".

Sblocco delle USCA, cure e tamponi gratis per tutti, le richieste dei manifestanti al dirigente Ciro Verdoliva. "Ci chiediamo dove siano le USCA per l'assistenza domiciliare ai malati Covid – hanno spiegato gli esponenti dei centri sociali partenopei – Ad ora moltissime unità non sono state attivate e a pagarne lo scotto sono i cittadini. A otto mesi dal decreto rilancio è stato attivato solo il 50% delle unità previste. I distretti sanitari sono sottodimensionati, soprattutto mancano i medici di base. I tamponi ai privati con prescrizione medica a pagamento discriminano chi non può permettersi le cure in questa fase di emergenza. È solo con un potenziamento della sanità pubblica e del tracciamento, unitamente alla messa in sicurezza degli ospedali che si potrà prevenire una terza ondata di contagi". "Sanità territoriale, USCA e tamponi. Pensate ai malati e non ai milioni!", recitava lo striscione che hanno portato sul posto le reti sociali.

L'Asl dal canto suo nella nota sottolinea che "già dal mese di giugno 2020 è stata adottata la delibera che regolamenta l’assistenza domiciliare ai pazienti Covid 19, delibera successivamente aggiornata nel mese di ottobre. Oggi sono attive 15 USCA per l’effettuazione di tamponi a domicilio e 10 USCA dedicate all’assistenza domiciliare che collaborano con l’Unità aziendale di Cure domiciliari specialistiche diretta dal dottor Antonio Maddalena, garantendo ampiamente il parametro di 1 USCA/50.000 abitanti previsto dalla vigente normativa. Fino ad oggi sono stati presi in carico complessivamente 748 pazienti, di cui solo 70 ricoverati e 342 attualmente in cura. I pazienti ricevono al domicilio visite mediche e cure specialistiche grazie ai medici USCA e aziendali, e quando necessario, esami ematologici, ecografia toracica, elettrocardiogramma e monitoraggio da remoto dei parametri vitali (saturimetria, temperatura, pressione arteriosa, frequenza cardiaca), grazie alla fornitura di specifici device medici certificati. Grazie a questo modello si stanno erogando cure domiciliari di particolare complessità, consentendo di ridurre notevolmente i ricoveri e la pressione sulle strutture ospedaliere. Le carenza di Medici di Medicina Generale, conseguenti a pensionamenti degli stessi, sono state coperte sia con l’assegnazione di incarichi provvisori che con trasferimenti di Medici intra e extra regionali. L’ASL effettua tamponi di diagnosi e guarigione al domicilio e presso le proprie postazioni fisse. Inoltre, dal mese di ottobre, è stato attivato un Covid Residence per ospitare pazienti asintomatici e paucisintomatici che non possono permanere al domicilio per situazioni socio abitative che potrebbero aumentare il diffondersi dei casi. Si rende anche noto che l’ASL Napoli 1 Centro ha da tempo intrapreso un percorso di potenziamento dell’assistenza territoriale e domiciliare, prescindendo dagli effetti dalla pandemia".


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