Cronaca

Uccise cane Rocky durante l'arresto del padrone, al via il processo al poliziotto

“La prossima udienza sarà l’11 maggio", spiega LNDC Animal Protection che si è costituita parte civile

La vicenda è quella del luglio 2019 quando Rocky, un pitbull, venne ucciso da un poliziotto durante un intervento che riguardava il suo padrone. È da allora che LNDC Animal Protection si è battuta per non fare archiviare il caso e ora è stata ammessa come parte civile nel processo all'agente che ha sparato.

La prossima udienza sarà l’11 maggio, faremo tutto ciò che è necessario per assicurarci che questa persona paghi per quello che ha fatto - afferma la presidente Piera Rosati - Ancora oggi mi chiedo perché mai sparare la seconda volta per uccidere il povero Rocky”. "La violenza sugli animali - continua Rosati - diventa particolarmente inaccettabile quando viene commessa da persone in divisa e con una pistola d’ordinanza. Si tratta di persone che dovrebbero tutelare la vita di tutti e, soprattutto, dovrebbero essere i primi a rispettare le leggi. Mentre questo agente ha mostrato una completa indifferenza per la vita del povero Rocky, ucciso senza motivo”.

"L'anno scorso fa fu il Gip del Tribunale di Napoli a ordinare l’imputazione coatta dell'agente dando legittima dignità a questo caso e il giusto rilievo alle immagini indiscutibilmente chiare dei video che avevano ripreso l’accaduto, evidenziando che al momento del secondo e fatale sparo il povero cane era già palesemente ferito e dall'andatura claudicante", spiega l'associazione, che poi avrebbe fatto opposizione alla richiesta di archiviazione del caso.

La vicenda ricostruita dalla polizia


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