Cronaca

Maradona a giudizio: per la procura di Roma ha diffamato Equitalia

"Ha legittimamente esercitato il diritto di difesa", spiega Angelo Pisani, avvocato dell'ex calciatore. Inoltre, per la difesa, la procura di Roma non sarebbe competente in materia

Diego Maradona

Diego Armando Maradona è accusato di aver diffamato l'ex presidente di Equitalia, Attilio Befera. Per l'asso argentino la procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio: avrebbe sostenuto di essere stato “ripetutamente vittima di una strumentale persecuzione da parte di Equitalia sulla base di documentazione falsa e di procedure irregolari, che lo aveva portato vicino a gesti irreparabili, come è accaduto ad altre persone”.

A giudizio anche l'avvocato del pibe, Angelo Pisani. Equitalia, con l'assistenza degli avvocati Emilio Ricci e Antonella Folieri, si costituirà parte civile nel processo.
La reazione dell'argentino, attraverso il suo legale Pisani, è stata immediata. “Non esiste alcuna violazione e tanto meno diffamazione – ha spiegato l'avvocato – il diritto di difesa è previsto dalla Costituzione”.

“Maradona – spiega ancora Pisani – ha solo legittimamente esercitato e nelle sedi competenti il suo diritto di difesa e di denuncia della sua nota innocenza ed estraneità ad addebiti inesistenti”. “È stato vittima mediatica di ingiuste ed infondate pretese – prosegue l'avvocato – pertanto il suo invocare giustizia e respingere addebiti illegittimi è scriminato dal diritto di denuncia”. Inoltre, sottolinea il legale dell'ex calciatore, “a valutare la denuncia non deve essere la procura di Roma”, questo in quanto “le dichiarazioni sono apparse su un giornale stampato in altra città”.


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