Cronaca

Ornella Pinto, la lettera delle colleghe: "Andavi protetta da quell'assassino"

La commovente lettera aperta per l'insegnante 40enne assassinata dal compagno

Una lettera aperta, commovente e piena di quello sbigottimento di chi non può accettare cosa è accaduto. L'anno scritta alcune ex colleghe di Ornella Pinto, l'insegnante di sostegno 40enne uccisa a coltellate dal compagno, Pinotto Iacomino. Si ritrovavano in una chat, quella degli insegnanti di sostegno entrati di ruolo qualche anno fa al Vittorio Veneto di Scampia. La chat adesso si chiama "Amici di Ornella". Ed è in chat che è stata pubblicata la lettera dedicata al ricordo della vittima di femminicidio.

"Giovani e belle - è il testo della missiva - sognavamo e progettavamo il nostro futuro incerto da insegnanti. Magari l'incertezza del futuro fosse stata legata solo al lavoro! Purtroppo quando si perde la quotidianità dei rapporti, si perde molto delle persone, ma per fortuna non tutto. E noi che ti abbiamo lasciata innamorata del tuo progetto di vita condivisa con lui qualche anno fa, ti abbiamo ritrovata al Tg, distrutta da quel mostro che si era travestito da principe. E proprio non riusciamo a capacitarci di tutto ciò. Conserviamo il tuo senso profondo del dovere, il tuo amore smisurato per i bambini, per gli adolescenti, per i nostri alunni, specie per quelli in difficoltà, per i quali non ti sei mai risparmiata, mai".

E ancora, ricordano le docenti, "conserviamo tutta quanta la tua dolcezza, le tue parole rassicuranti fino a qualche giorno fa sulla questione vaccino.. E chissà quante ne hai avute per chiunque, senza mai lasciare trapelare che forse, avevi bisogno tu di non sentirti sola. Quanta amarezza che ingiusta è la vita. Tutti parlano di giustizia che ti sia resa, sperando che l'artefice di questo incubo marcisca in galera... eppure non possiamo fare a meno di dire che la vera giustizia doveva essere altra...giusto sarebbe stato proteggerti in ogni modo da quell'assassino. Giusta sarebbe stata la tua possibilità di essere serena e felice, senza lui. Giusto sarebbe stato regalare a tutti la tua bellissima e timida risata, giusto sarebbe stato vederti crescere Daniele in modo meraviglioso così come stavi facendo".

"La tua paura e il tuo dolore hanno gelato il sangue a tutti noi tuoi colleghi del V. Veneto nel biennio 2014/15- 2015/16, e se c'è una sola cosa giusta che possiamo fare d'ora in poi e che ti promettiamo - concludono - è che racconteremo a tutti gli alunni che incontreremo la dolcezza col tuo nome, e la violenza con ciò che hai dovuto subire. Faremo in modo che anche la più fragile delle nostre ragazze ritorni a sorridere e a sperare in un futuro migliore per tutti, raggiungendo 'bellezza 10'' senza filtro però, così come ti sei sempre donata a noi tutti, senza filtro. Con amore e stima e col cuore infranto i tuoi amici".


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