Cronaca

Morte Ciro Esposito, l'imputato De Santis: "L'ergastolo me lo do da solo"

La richiesta dei pm per l'ultras della Roma, che il 3 maggio 2014 colpì a morte Ciro Esposito, è l'ergastolo

De Santis

La richiesta dei pm per Daniele De Santis, l'ultras neofascista della Roma, che il 3 maggio 2014 colpì a morte Ciro Esposito, è l'ergastolo.

Ecco le prime parole del tifoso romanista, mentre veniva portato fuori dall'aula bunker di Rebibbia dove i pm hanno chiesto l'ergastolo nei suoi confronti: "L'ergastolo me lo do da solo, non me lo date voi. Non ho paura di morire, buffoni".

L'ultrà giallorosso ha seguito l'udienza su una barella a causa delle ferite ad una gamba riportate nel corso degli scontri avvenuti due anni fa nel prepartita della finale di coppa Italia tra Napoli e Fiorentina.

VIDEO CON LA RICHIESTA DEL PM

Alla requisitoria del magistrato, tenuntasi nella Capitale, hanno assistito i genitori del tifoso azzurro e l'avvocato di famiglia, Angelo Pisani.

L'AGGUATO - Il romanista avrebbe secondo i magistrati "agito preordinatamente per tendere un vero e proprio agguato ai napoletani". L'accusa ha evidenziato che De Santis prese d'assalto un pullman carico di tifosi napoletani fermo in via di Tor di Quinto: lanciò due petardi invitando i napoletani a scendere. "Vi rompo, vi ammazzo", avrebbe detto ai tifosi. A quel punto sarebbe scappato di corsa verso il Ciak Village, inseguito da un gruppo di persone tra cui Ciro Esposito. Lì avrebbe sparato al ragazzo.


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