Cronaca

Pompei, sospesi lavori per 107 mln: l'ombra dei casalesi sulla società vincitrice dell'appalto

Si tratta dei progetti di copertura della domus di Giulia Felice e di quello chiamato "Italia per Pompei". La decisione del soprintendente Osanna in seguito all'interdittiva antimafia del prefetto

Domus Giulia Felice, Pompei

Su disposizione del soprintendente Massimo Osanna, sono stati sospesi i lavori da due milioni di euro per la manutenzione straordinaria delle coperture della domus di Giulia Felice e dell'intero progetto Italia per Pompei, da 105 milioni di euro: la società che ha vinto l'appalto è infatti stata colpita da un'interdittiva antimafia diramata dal prefetto di Napoli Maria Gerarda Pantalone.

L'ex amministratore della società è tra gli arrestati, su disposizione della Dda di Napoli, in seguito ad un'inchiesta che coinvolge il clan dei casalesi. L'ipotesi è di tangenti per complessivi 70mila euro per favorire alcune società nelle procedure di gara.

L'uomo, considerato "il finanziatore della provvista corruttiva", ha a suo carico intercettazioni ambientali. La società lo aveva allontanato nel 2015, e lui si difende respingendo tutte le accuse. Intanto la società, attraverso il proprio legale, precisa di "non aver alcun legame con la camorra casalese" e ricorda che il "rapporto con l'ex amministratore è interrotto dallo scorso settembre. Va da sè che la vicenda giudiziaria esclude qualsivoglia sospetto di contiguità con ambienti della criminalità organizzata".

I LAVORI – Quanto previsto da "Italia per Pompei", oltre alla messa in sicurezza della domus di Giulia Felice, interessa le Regio I e II.


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