Cronaca

Impianto compostaggio a Napoli Est, Legambiente: “È necessario”

La presidente Mariateresa Imparato attacca i politici che si stanno opponendo

"L'opposizione per la realizzazione dell'impianto di compostaggio e digestione anaerobica a Napoli Est evidenzia l'incoerenza di una parte della classe politica del nostro paese. Un'incoerenza dettata soprattutto da opportunità politica per inseguire il consenso. Quella opportunità che nei convegni e nelle tribune politiche fa stare tutti dalla parte dell'economia circolare e della transizione ecologica, stessa opportunità politica che però si trasforma sui territori in netta opposizione alle infrastrutture necessarie e indispensabili per realizzare concretamente la conversione ecologica. Realizzare tale impianto a Napoli Est è sicuramente un'operazione necessaria e fondamentale. Per farlo però oltre alla coerenza, già dimostrata da questa amministrazione comunale, ora serve anche il coraggio, quello di aprire una vera stagione della partecipazione a partire da Napoli Est".

Queste le parole di Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania, sulla realizzazione di un impianto di compostaggio e digestione anaerobica nella zona orientale del capoluogo campano. La presidente continua rimarcando la necessità vi sia "un percorso partecipato serio e trasparente non solo per la realizzazione dell'impianto, ma soprattutto per la costruzione di comunità, consapevole e protagonista del cambiamento. Un'azione di tutela per la cittadinanza per difendersi da speculazioni politiche e fake news che pretenda che in quella municipalità non si realizzi un "polo della munnezza", ma il primo Distretto dell'economia circolare di Napoli, che veda in quell'impianto solo l'inizio e che vada invece a costruire filiere, reti e ponti con l'università presente nella municipalità, con investitori privati e progetti ambiziosi già in sperimentazione in quel territorio". "Invece di vincere la battaglia per il consenso, la classe politica locale e regionale - rimarca Imparato - deve mettersi in gioco concretamente per garantire la tutela ambientale e lavorare alla transizione culturale verso la comunità circolare. Una sfida che può e deve partire da Napoli Est , segnando un percorso di riscatto per una periferia che ha subito tante scelte che hanno poi solo inasprito diseguaglianze, impoverito e peggiorato la qualità della vita dei cittadini".


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