Cronaca

Governo Monti, tagli e ridimensionamenti per le Province

Abolite le giunte, ridotti a 10 i consiglieri. Drastica sforbiciata ai finanziamenti. L'ente svolgerà funzione di indirizzo e coordinamento. Cesaro: "Capiamo il momento, ma è una procedura inammissibile"

Luigi Cesaro

Il governo Monti ha deciso, con questa nuova manovra economica, anche il destino delle Province: le giunte saranno abolite (quindi niente più assessori) e i consiglieri eletti dai comuni saranno ridotti al numero di 10. Previsti anche grossi tagli ai finanziamenti per le attività svolte anche da altri enti.  Inoltre “tutte le cariche elettive non previste direttamente dalla Costituzione non saranno oggetto di compenso, ma avranno valore di titolo onorifico. Anche se, a dirla tutta, ancora niente di preciso è stato stabilito riguardo i tempi e i modi di applicazione della nuova norma.

Il nuovo Premier Mario Monti ha dichiarato in merito: "Non è nostro potere abolire le province nel decreto odierno", ma nel provvedimento abbiamo "profondamente modificato le province: abbiamo eliminato le giunte provinciali e c'é una drastica riduzione del numero consiglieri". I sostanza le Province vengono riportate alla funzione di organi di indirizzo e coordinamento.

Come si legge sul quotidiano il Mattino, il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, ha espresso immediatamente la sua ferma contrarietà in merito a questa decisione governativa:  “Per domani – ha dichiarato Cesaro - è prevista una riunione dell’Upi, e vedremo che fare. Il presidente Castiglione (che ha tacciato la decisione governativa come incostituzionale, n.d.r.) si è già rivolto a Napolitano e io condivido la sua posizione. Capiamo le difficoltà del momento, ma una procedura del genere è inammissibile. Quello che sta succedendo, lo ripeto, è anticostituzionale. Se ci avessero avvertito non avremo potuto annullare il provvedimento, ma saremo stati almeno preparati. Non sappiamo nemmeno da quando partiranno le modifiche previste dal governo. Se avessero effetti immediati, sarebbero impraticabili, non saprei come andare avanti domani mattina. L’unica cosa che ci era stata ventilata era la riduzione nel numero dei consiglieri che da 45 potevano essere portato a 18”.
In merito alle competenze, Cesaro ha dichiarato che si rende necessario che il governo renda chiaro cosa spetterà adesso alla Provincia e come “bisognerà gestire scuole, strade, trasporti”.

Poca chiarezza per ora anche sulla questione dello smaltimento dei rifiuti: a questa competenza provinciale, dal primo gennaio, si aggiungeva per le Province anche quella della raccolta. Nonostante questo trasferimento di competenze abbia fatto molto discutere ed abbia trovato nelle amministrazioni comunali ferme opposizioni, molti sono i comuni che hanno già provveduto a trasferire le anagrafi tributarie. Resta quindi ancora da vedere come si deciderà di intervenire in merito.
Intanto si attende la presentazione che il governo farà oggi alla Camera del nuovo provvedimento.


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