Cronaca

Doppio omicidio di Castel Volturno: libero Domenico Belmonte

L'ex direttore sanitario del carcere di Poggioreale è accusato di aver ucciso la moglie Elisabetta Grande e la figlia Maria e averne occultato i cadaveri. Le motivazioni depositate nelle prossime settimane

La villetta a Castel Volturno © Tm NewsInfophoto

Torna libero Domenico Belmonte, l'ex direttore sanitario del carcere di Poggioreale, accusato di aver ucciso la moglie Elisabetta Grande e la figlia Maria e averne occultato i cadaveri. Lo ha stabilito il Tribunale del Riesame.

Le motivazioni non si conoscono ancora e saranno depositate nelle prossime settimane.


Il Tribunale del Riesame di Napoli (ottava sezione) ha così annullato con una decisione depositata nella serata di ieri l'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Domenico Belmonte, il 72enne ex direttore sanitario del penitenziario di Poggioreale accusato di aver ucciso la moglie Elisabetta Grande e la figlia Maria occultandone i cadaveri nella villetta in cui risiede a Castel Volturno (Caserta). Il medico, difeso dagli avvocati Carlo De Stavola e Rocco Trombetti, è tornato in libertà dopo 23 giorni di detenzione nel pentitenziario di Santa Maria Capua Vetere. Il provvedimento restrittivo era stato emesso lo scorso 16 novembre dal gip del Tribunale sammaritano Francesco Caramico D'Auria che aveva convalidato il fermo disposto dalla procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.

E' apparso più sollevato e in forma rispetto a tre settimane fa quando, ripreso dalle telecamere, tradì un stato di totale trascuratezza fisica e mentale: il Domenico Belmonte che questa mattina ha lasciato il carcere di Santa Maria Capua Vetere, in compagnia del suo avvocato Rocco Trombetti, non è lo stesso che nei primi giorni di detenzione fu tenuto costantemente sotto osservazione dalle guardie del penitenziario sammaritano per evitare che si suicidasse. Un'intenzione che - secondo quanto asserisce il legale - l'ex direttore del carcere di Poggioreale non ha comunque mai avuto. Quando è salito nell'auto dell'avvocato questa mattina ha dichiarato di essere finalmente soddisfatto della decisione del Riesame ribadendo la piena fiducia nella magistratura; si è però anche detto desideroso di conoscere la strategia processuale tanto da recarsi presso lo studio dell' avvocato dove si è intrattenuto per oltre un'ora, prima di tornarsene a Castel Volturno.

LA STORIA DELLA FAMIGLIA BELMONTE - Una ventina di anni fa Domenico, già direttore sanitario del sovraffollato penitenziario napoletano, sentendosi forse minacciato, decise di trasferire la famiglia nella loro casa di vacanza di Baia Verde. La moglie - un'insegnante in pensione originaria di Catanzaro - e la figlia con un matrimonio fallito alle spalle, hanno tentato di avviare anche un'attività commerciale che però non è andata bene mentre Domenico Belmonte, di tanto in tanto, faceva ritorno nella casa che la famiglia aveva nel centro storico di Napoli. Dal 2004 delle due donne si sono perse le tracce. Domenico con le poche persone con le quali ha avuto contatti in questi anni, tra cui l'ex genero, ha sempre detto che si trattava di un allontanamento volontario. E nel giardino ha lasciato per tutti questi anni anche la macchina della moglie. Lui, descritto come un professionista scrupoloso ma ora visibilmente trascurato, non si è allontanato mai più da Baia Verde, da quella villetta diventata un cimitero. Vestito malissimo usciva solo per curare il giardino. E trascorreva tanto tempo a leggere: oggi sul tavolo aveva un libro dal titolo 'Liberaci dal male oscuro', aperto al capitolo sulla depressione. Nessun contatto con i vicini. A far scattare l'allarme è stata la denuncia del fratello di Elisabetta, un medico di Catanzaro, che si è rivolto alla Polizia. E delle due donne si è interessata anche la trasmissione "Chi l'ha visto?". (Ansa)


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