Cronaca

Detenute di Pozzuoli, appello al Papa: "Venga a prendere un caffè da noi"

Le recluse, che lavorano nella Cooperativa Lazzarelle dove producono l'omonimo caffè, presente anche nel 'Pacco alla Camorra', scrivono al Pontefice nella speranza di una sua visita alla struttura

Papa Francesco

Le detenute della Casa Circondariale di Pozzuoli lanciano un appello a Papa Francesco: "Santità, venga a prendere un caffè da noi".

Le recluse, che lavorano nel laboratorio della Cooperativa Lazzarelle dove producono l'omonimo caffè (presente anche nel "Pacco alla Camorra"), hanno scritto una lettera che è stata consegnata, tramite il Cappellano, all'assessore alle Pari opportunità della Provincia di Napoli, Giovanna Del Giudice, durante una visita in carcere lo scorso 19 novembre. In quella occasione Del Giudice incontrò la direttrice Stella Scialpi soffermandosi nel laboratorio e ricevendo da alcune lavoratrici la richiesta di adoperarsi perché Papa Francesco potesse conoscere la loro realtà ed, eventualmente, valutare la possibilità di una sua visita alla struttura.

"Santità - hanno scritto a Papa Francesco nella lettera consegnata stamani al Cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe - sappiamo quanto Le stia a cuore la nostra situazione di detenute e desideriamo esprimerLe dal profondo del nostro cuore il desiderio di poterLa avere tra noi per gustare la gioia dell'incontro della misericordia di Dio". "Carissimo Padre Francesco - scrivono ancora le detenute di Pozzuoli - permetteteci di chiamarvi Padre, perché così veramente La sentiamo e restiamo in ansiosa attesa di una Sua risposta al nostro invito. Sappiamo che non Le possiamo offrire altro che sbarre e corridoi con cancellate, tuttavia lungo quei corridoi e dietro quelle sbarre - concludono - vi sono duecento donne che, come Maddalena, si inginocchiano davanti a Lei per sentirsi dire: 'Va e d'ora in poi non peccare più".
(ANSA)


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