Cronaca

De Magistris risponde alle polemiche: "A Piazza del Plebiscito altri eventi"

Il sindaco: "Voglio rassicurare il sovrintendente Stefano Gizzi che non si farà un concerto al giorno. Quando porti 60mila persone in una piazza è ovvio che c'é uno che butta la bottiglia di plastica per terra"

Un palco a Piazza del Plebiscito

"Ci sono città che pagano per avere grandi artisti a cantare e noi invece abbiamo incassato". Risponde così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, a chi gli chiede in merito alle polemiche nate per i concerti di Laura Pausini e Ligabue a Piazza del Plebiscito. "Quando non ci saranno più polemiche cambierò città - ha detto de Magistris - non riesco a immaginare Napoli senza polemiche, certe volte si fanno polemiche ingigantite sul nulla, bene che si faccia un dibattito aperto".

Il sindaco ha poi precisato: "Noi andiamo avanti per la nostra strada, piazze come quella del Plebiscito da sempre aperta alle persone, come giustamente decise Antonio Bassolino, poi però devono essere riempite di persone. A noi non piacciono né con auto né vuote". De Magistris ha sottolineato che ci saranno altri eventi e non solo in piazza: "Voglio rassicurare il sovrintendente Stefano Gizzi che non si farà un concerto al giorno. Mi dispiace solo che preoccupa la crescita di Napoli sul piano culturale, musicale e artistico. Noi andiamo avanti in questa direzione, ci saranno spettacoli gratuiti e a pagamento come avviene a Parigi, Berlino, Londra e New York. Napoli è una di queste città e non un piccolo comune di provincia che entra nel panico se arriva Ligabue".

De Magistris auspica che ci sia un dibattito, ma che ci siano critiche costruttive: "Ben venga se qualcuno non vuole concerti ed eventi sportivi nella nostra città, ma non si nasconda dietro il disservizio, lo dica con coraggio. Quando porti 60mila persone in una piazza è ovvio che c'é uno che butta la bottiglia di plastica per terra e comunque alle 7 l'Asia aveva già pulito. Convinceremo Gizzi che piazza del Plebiscito va aperta alla musica gratuita, ma alcune volte anche a pagamento". (Ansa)


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