Cronaca

Direttore del Cotugno: "Il paziente napoletano numero 1 non è in gravi condizioni"

Maurizio Di Mauro, direttore del Cotugno: "Ha fatto ricorso alle nostre cure ma è in condizioni stabili. Ora potrebbe nascere un focolaio campano ma stiamo adottando misure giuste"

(Cotugno / Ansa)

Il direttore generale dell'ospedale Cotugno di Napoli Maurizio Di Mauro ha fatto il punto sul CoronaVirus in collegamento con radio CRC: "In totale i tamponi effettuati sono 524 - questo fino a ieri. Di questi 38 sono positivi. Il paziente 1 ha dovuto fare ricorso alle nostre cure, confermo. Ma si tratta di poca roba, il paziente è stabile e non ha condizioni gravi". Di Mauro si riferisce al primo paziente napoletano, l'avvocato di un importante studio legale di Napoli, risultato positivo al Coronavirus dopo un viaggio di lavoro a Milano,  poi ricoverato al Cotugno per polmonite con connesso abbassamento della respirazione. 

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Focolai campani

"Per il momento sono tutti casi riconducibili a persone venite da fuori, ma adesso potrebbe nascere il focolaio campano", spiega Di Mauro. "Abbiamo messo in campo tutte le procedura. Per adess la situazione è tranquillizzante, a differenza della Lombardia, per esempio, che si trova in una situazione davvero critica. I soggetti che sono andati in contro a criticità maggiori sono pazienti che presentavano già delle patologie importanti. Noi siamo pronti, 24 ore al giorno, a fare i tamponi a chiunque abbia dei sintomi. Facciamo due sedute al giorno, di quattro ore l'una, e ciò significa tenere persone fisse, che devono analizzare il tampone e presenziare minuto per minuto. Tutto questo si svolge al Cotugno, perché siamo l'unica struttura certificata. Stiamo analizzando una patologia virale di cui si consce molto poco, è questo l'unico problema". 


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