Cronaca

Da un mese in ospedale con il Coronavirus a 27 anni: "E' un'odissea che non auguro a nessuno"

"Notti insonni, incubi, febbre alta, bruciore atroce ai bronchi e ai polmoni, agitazioni, crisi respiratorie, ossigeno indispensabile h24, braccia bucate e piene di lividi, dolori ovunque, impossibilità ad alzarsi dal letto, flebo e terapie continue". La testimonianza di Luigi Cerciello

foto ansa

Luigi Cerciello, 27 anni, sta lottando da un mese in ospedale contro il Coronavirus. Il giovane di Somma Vesuviana, grande amante degli animali e impegnato nella tutela dei cani randagi, in un post Facebook spiega in maniera lucida ccome sta affrontando il virus.

"Non si è mai pronti ad affrontare certe situazioni. Un conto è sentirne parlare e un conto è viverle sulla propria pelle. Ho 27 anni e da circa un mese sono ricoverato in ospedale per positività al Covid-19. Non la auguro a nessuno questa odissea, notti insonni, incubi, febbre alta, bruciore atroce ai bronchi e ai polmoni, agitazioni, crisi respiratorie,ossigeno indispensabile h24, braccia bucate e piene di lividi, dolori ovunque, impossibilità ad alzarsi dal letto, flebo e terapie continue, provette e provette piene di sangue, tac ed rx, tamponi su tamponi negativi prima del tanto atteso positivo. Ho combattuto e sto continuando a combattere. Oggi sto un po' meglio ma non si può dire che questa odissea sia finita, nè per me nè per la mia famiglia!! Io non mi arrendo!!! Uscirò e sarò pronto ad affrontare anche chi in seguito mi additerà come " l'infetto " perché si sa è questa la società in cui viviamo. Ringrazio tutte le persone che con una chiamata un messaggio o un piccolo gesto mi sono state vicine..... mi sono reso conto dei tanti amici e delle tante persone che mi vogliono bene e che ricambio con lo stesso bene immenso. State a casa rispettate le regole. Meglio restare a casa che affrontare questa enorme battaglia", conclude Luigi.

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